Malnate, chi è l’arrestato per l’omicidio. Il sindaco: «Un sollievo per il paese»

Malnate arrestato omicidio

MALNATE – Diversi precedenti penali, un’esperienza di guardia giurata alle spalle e infine il lavoro da volontario per un’associazione che si occupa di anziani: è un passato particolarmente turbolento quello di Sergio Domenichini, l’uomo arrestato per l’omicidio di Carmela Fabozzi avvenuto a Malnate. Una notizia che ha portato sollievo ad una comunità intera dopo un mese di apprensione, come conferma il sindaco Irene Bellifemine.

Un passato complesso

Non è facile ricostruire il profilo del presunto killer. L’uomo accusato di aver ucciso la 73enne nella sua abitazione in via Sanvito a Malnate sembrava avere una doppia vita. Da un lato emerge infatti un quadro grave nei suoi confronti: il 66enne aveva numerosi precedenti penali, in particolare per reati contro il patrimonio, ricettazioni e truffe anche ai danni di persone anziane. Viene descritto come un personaggio che vive di espedienti sempre alla ricerca di denaro. Nel suo passato, come riporta La Prealpina, anche un periodo trascorso in carcere a Como insieme ad Olindo Romano, l’autore della strage di Erba. Poi la voglia di ricominciare e cambiare vita.

L’esperienza da volontario

Da alcuni anni aveva quindi intrapreso l’avventura da volontario presso l’associazione Anteas di Varese, legata al sindacato Cisl. Una realtà che si occupa di servizi di accompagnamento e consegne a favore degli anziani. Proprio in quel contesto Domenichini aveva conosciuto la vittima Carmela Fabozzi. Ma di recente all’associazione era giunta notizia dei suoi precedenti: per questo era stato attenzionato. «Ho sentito uno dei referenti della Cisl che mi diceva che indagheranno e verificheranno la situazione – commenta il sindaco di Malnate Irene Bellifemine – sono molto sconvolti da quanto accaduto e chiaramente prendono le distanze perché sono associazioni di tutto rispetto che cercano di operare per il bene dei cittadini, in particolare per gli anziani. Probabilmente va alzata l’asticella dell’attenzione su chi fa del volontariato». Il primo cittadino non conosceva personalmente Domenichini, che non abitava a Malnate, dove invece aveva vissuto per alcuni periodi in passato.

Sollievo per la comunità

Lo stesso sindaco si sofferma poi sull’arresto. «Sono stata contenta che sia stato individuato e arrestato il presunto colpevole. Sicuramente è una notizia che attendevamo ed ero sicura che i Carabinieri fossero sulla pista giusta perché mi tenevano aggiornata e sapevo che stavano indagando su piste ben precise. Mi complimento con le forze dell’ordine. Anche la nostra Polizia locale di Malnate sin da subito si è resa disponibile per aiutare il più possibile le indagini di questo caso così complicato». C’è anche un altro aspetto sottolineato dal sindaco, ovvero la fine di un periodo di apprensione in paese per un delitto che ha scatenato molta paura e ansia. «Per la nostra comunità è sicuramente un sollievo sapere che questa persona così malvagia sia stata arrestata e speriamo che le indagini siano quanto più celeri possibili per fare giustizia nei confronti della signora e dei familiari che sono sconvolti per quanto accaduto».

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