Sos Malnate ai negazionisti: «Basta critiche, lavoriamo per salvare vite»

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MALNATE – «A differenza di ciò che dicono i negazionisti, per carità ognuno ha la propria opinione, io devo ringraziare tutto il personale di Sos Malnate che sta dando prova di grande coraggio e abnegazione verso la “missione” che l’associazione ha stampata a caratteri cubitali nel proprio statuto: soccorrere i bisognosi. I nostri soccorritori hanno modo di vedere quotidianamente che il Covid-19 purtroppo esiste, tanti di noi si sono ammalati, per esempio io, tanti altri hanno perso famigliari». Sono pesanti, dirette, vere ed estremamente chiare le parole di Massimo Desiante, presidente di Sos Malnate realtà che, come tutte le altre vocate al soccorso, da marzo sta fronteggiando con un coraggio estremo una situazione di emergenza senza precedenti.

Il Covid-19 esiste

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L’assistenza nonostante le mille difficoltà è sempre stata garantita. Già questo basterebbe a convincere tutti ad esprimersi in merito con un’unica parola: «Grazie». Purtroppo la realtà è molto diversa tra chi nega il virus, chi parla di dittatura sanitaria, chi crede che l’obbligo di indossare una mascherina per tutelare se stessi e gli altri lo privi della libertà personale e chi, come lo chef gallaratese Ilario Vinciguerra addita con un «Capre» chi opera sulle ambulanze perché il continuo passaggio dei mezzi in sirena (sirena obbligatoria per legge qualora non bastasse il buonsenso) spaventava i bambini.

Negare è un’offesa per chi salva vite

«Continuare a negare oppure pensare che ci sia dietro qualcosa, oppure pensare che le ambulanze escono in sirena senza motivo, significa offendere tutti i volontari, medici, infermiere, ostetriche, oss e asa che rischiano la propria vita e quella dei propri famigliari – prosegue Desiante – Quello che mi sento di chiedere è semplicemente di rispettare quelle regole che ci sono state imposte per il bene comune. Dobbiamo proteggerci per proteggere gli altri, i nostri soccorritori non sono angeli ma stanno mettendo a disposizione la loro vita per gli altri, a voi chiediamo solo di aiutarci a fare bene il nostro lavoro senza critiche gratuite e immotivate», conclude Desianti.

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