Il Cor2 contro il Masterplan di Malpensa: «Pronti al ricorso alla Corte Europea»

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MALPENSA – Mancata proroga per la consegna delle osservazioni al Masterplan 2035 di Malpensa: l’ira del Cor2 si aggiunge allo sconcerto di Cuv e Comitati dei cittadini. Il termine, scaduto il 5 settembre, non ha avuto dilatazini anche se, come detto da Roberto Nerviani, sindaco di Vizzola Ticino e attuale presidente in carica del del Cuv: «Ci hanno assicurato che saranno prese in considerazione anche le osservazioni inoltrate dopo la data del 5 settembre».

Valuteremo ricorso in Europa

Il Cuv ha in ogni caso presentato una serie di macro osservazioni prima della scadenza riservandosi di depositare in seguito altra documentazione con lo scopo di affinare tutti i temi sul tavolo. Il Cor2 prende una posizione estremamente decisa: «Comportamento scorretto. Valuteremo un ricorso in sede di Corte di Giustizia Europea».

«Il Cor2, Coordinamento di 12 Amministrazioni Comunali di 2a fascia aeroportuale Malpensa, prende atto della mancata proroga da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del termine del 5 settembre per la presentazione di Osservazioni al Masterplan 2035 di Sea per Malpensa – si legge in una nota diffusa oggi, lunedì 7 settembre, dal Coordinamento dei Comuni di seconda fascia aeroportuale –  Cor2 esprime il più profondo sconcerto per questo incomprensibile atteggiamento del Ministero, di fatto condiviso da Enac e Sea».

Nuovi disagi per i cittadini

Cor2 si associa allo «Sconcerto recentemente espresso anche dal Cuv e dalla Rete dei Comitati Malpensa – continua il comunicato firmato da Mauro Croci, sindaco di Sumirago, comune capofila del Coordinamento – Il Masterplan 2035 delinea un progetto di ampliamento delle infrastrutture della logistica aeroportuale di 50 ettari, una superficie verde che verrà cementificata per ampliare le attività Cargo di Sea. Lo sviluppo dell’attività dei voli commerciali porterà ulteriori disagi, rumore, inquinanti alle popolazioni, con particolare riferimento ai residenti nei comuni di sedime aeroportuale, quelli di 2a fascia lungo la sponda Sud del Lago di Varese, quelli piemontesi Ovest Ticino».

Un rischio per la salute pubblica

La compatibilità ambientale delle attività aeroportuali di Malpensa, in particolare quelle Cargo, continua ad essere un interrogativo «Che non ha mai ricevuto adeguate risposte da parte di Sea. La previsione di questo ampliamento di 50 ettari rappresenta un vulnus grave che disarma la possibilità di ricerca di un equilibrio di compatibilità, e mette a rischio la salute di migliaia di cittadini. L’impostazione data da Enac e Sea dei modi e dei tempi di presentazione al pubblico del Master Plan 2035, e delle modalità di accoglimento delle Osservazioni non è ispirata e non segue una prassi di confronto democratico con il territorio interessato. Cor2 valuterà un ricorso in sede di Corte di Giustizia Europea», conclude la nota ufficiale.

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