Malpensa, aerei a emissioni zero: easyJet e Airbus insieme in prima linea

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MALPENSA – easyJet accoglie con favore la presentazione, da parte del suo partner Airbus, di tre nuovi progetti di velivoli commerciali a emissioni zero, alimentati a idrogeno, il primo dei quali potrebbe essere lanciato a partire dal 2035. Continua, dunque, il percorso di riduzione delle emissioni e dell’inquinamento acustico intrapreso dalla low cost che ha fatto di Malpensa la prima base continentale in Europa.

Progetto di ricerca congiunto

Nel 2019 easyJet e Airbus hanno annunciato un progetto di ricerca congiunto su velivoli ibridi ed elettrici per favorire la conoscenza del settore delle opportunità e delle sfide operative e infrastrutturali della prossima generazione di velivoli. Il lavoro in collaborazione con Airbus prosegue su tre direttrici per delineare e definire gli impatti sulle infrastrutture e sulle operazioni e i requisiti necessari per l’introduzione su larga scala di velivoli sostenibili di prossima generazione.

Aerei a zero immissioni

Johan Lundgren, Ceo di easyJet, ha commentato i progetti presentati oggi da Airbus: «Siamo davvero entusiasti di questo nuovo progetto di Airbus per lo sviluppo di aerei a zero emissioni e alimentati da idrogeno. easyJet rimane fortemente impegnata in favore di un’industria dell’aviazione più sostenibile dal punto di vista ambientale e crediamo che la tecnologia sia la risposta giusta. Ci impegniamo a collaborare allo sviluppo di queste nuove tecnologie – come dimostra la nostra partnership con Airbus – con l’obiettivo di essere tra i primi ad adottarle quando arriveranno sul mercato. Il fatto che, nonostante la pandemia e il suo impatto sul trasporto aereo, innovazioni tecnologiche come questa continuino ad arrivare, è un segnale estremamente positivo per l’industria».

Reinventare l’aviazione

«Una cosa è certa: la consapevolezza del potere di tecnologie dirompenti come l’elettricità e l’idrogeno per reinventare l’aviazione sta guadagnando slancio e questo promette di essere particolarmente interessante per le compagnie aeree come easyJet, le cui operazioni si concentrano su rotte lunghe in media circa 1.100 chilometri. Questo tipo di innovazione è cruciale e easyJet continua a sostenerne lo sviluppo», ha proseguito Lundgren. Diversi studi recenti hanno dimostrato come la combustione dell’idrogeno e la tecnologia alimentata da celle a combustibile a idrogeno possano svolgere un ruolo significativo nel futuro mix di tecnologie per la propulsione aeronautica. Recenti annunci politici hanno sostenuto l’aumento della produzione di idrogeno nel prossimo decennio – sia in Europa, sia nel Regno Unito – per sostenere settori difficili da decarbonizzare, come l’aviazione.

Ridotte le emissioni di carabonio

Quest’estate ha già visto altri progressi tecnologici, tra cui il primo aereo completamente elettrico a batteria a emissioni zero certificato dall’Easa – il Pipistrel Velis Electro, in Slovenia e il primo volo di prova di un aereo elettrico a sei posti effettuato con successo nel Regno Unito, all’aeroporto di Cranfield.  Oltre alla partnership con Airbus, easyJet continua a lavorare anche con la start-up statunitense Wright Electric, che sta lavorando su un jet passeggeri completamente elettrico. Dallo scorso novembre, easyJet è la prima grande compagnia aerea ad operare, su tutta la sua rete, voli che compensano completamente le emissioni di anidride carbonica prodotte dal carburante. La compagnia aerea vede questo impegno come una misura provvisoria, fino a quando non sarà disponibile una nuova tecnologia per decarbonizzare l’aviazione. Nel frattempo, easyJet rimane concentrata sulla gestione della sua flotta nel modo più efficiente possibile, utilizzando motori moderni, a basso consumo di carburante e più silenziosi. Dal 2000 easyJet ha ridotto di oltre un terzo (33,67%) le emissioni di carbonio per ogni chilometro percorso da un passeggero e si pone l’obiettivo di raggiungere una riduzione del 38% entro il 2022.

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