Masterplan Malpensa, parere negativo anche dal Parco del Ticino

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MALPENSA – Masterplan di Malpensa, dopo i sindaci anche il Parco del Ticino esprime parere negativo al progetto di sviluppo dell’aeroporto attualmente in fase di Valutazione di impatto ambientale al ministero per la Transizione ecologica. E’ un “no” deciso quello espresso dal Consiglio di Gestione del Parco Lombardo della valle del Ticino, presieduto da Cristina Chiappa, motivato in 44 pagine di osservazioni. 

Contro l’espansione della Cargo City

Il Parco del Ticino ritiene indispensabile salvaguardare dalla espansione della Cargo city i terreni di Gaggio e Tornavento, definiti come «l’ultimo lembo delle brughiere lombarde che un tempo ricoprivano un’estesa porzione del territorio». L’ente sottolinea «la non adeguata e approfondita valutazione delle alternative di localizzazione del progetto relative all’ampliamento di Cargo City all’interno del sedime aeroportuale, ovvero altre alternative che non comportino un impatto rilevante sugli habitat». Si rimarca inoltre il non adeguato approfondimento di alcune analisi, come dettagliato nell’istruttoria tecnica. 

Parere negativo 

Il parere negativo viene motivato inoltre della inottemperanza del quadro prescrittivo relativo agli interventi di mitigazione e monitoraggio derivante dal Dpcm del 13 dicembre 1999 a cui era stato subordinato il trasferimento dei voli da Linate allo scalo varesino. «L’aeroporto di Malpensa – si legge nel verbale di deliberazione del consiglio di gestione – pur essendo citato nel paragrafo 1.5.6 del Documento di piano del Ptr, non è ricompreso come intervento “progettuale” nella sezione Strumenti Operativi — Obiettivi prioritari di interesse regionale e sovraregionale (Sai)” e pertanto non prevalente sulle disposizioni dei Piani territoriali di coordinamento dei parchi regionali». E conclude: «Le previsioni di ampliamento del sedime aeroportuale all’esterno di quella che è già la perimetrazione del Ptc dell’aeroporto, risultano in contrasto con lo strumento di pianificazione vigente approvato con Dgr 5983/2001 e non compatibili con gli obiettivi di tutela dell’area protetta».

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