Malpensa Masterplan 2035, riparte l’iter. Confermato l’ampliamento della Cargo city

malpensa masterplan 2035 integrazioni

MALPENSAMasterplan 2035, l’Enac ha depositato per conto di Sea al ministero della Transizione ecologica le integrazioni al maxi-progetto di sviluppo dell’aeroporto richieste dopo la prima sospensione, risalente alla scorsa estate. In oltre 8mila pagine di documenti, date e strategie, vengono di fatto confermati i principali interventi già previsti nella prima versione: l’ampliamento del T1 con la realizzazione del quarto satellite, la costruzione di un Airport city  nell’area prospiciente allo Sheraton dove oggi trova posto il P3, ma soprattutto il raddoppio della Cargo city, con nuovi magazzini di prima e seconda linea.

Nuovo Masterplan Malpensa, spuntano il quarto satellite e la Airport city

La procedura Via

La procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) venne sospesa lo scorso maggio su richiesta degli stessi proponenti. Ma ora con le integrazioni depositate al ministero, l’iter autorizzato è pronto a ripartire. La nuova documentazione contiene ulteriori approfondimenti, studi, analisi e anche le risposte alle osservazioni pervenute nella prima fase. Tra questi i Comuni dell’intorno aeroportuale, il Parco del Ticino e le province di Novara e Varese. Ora gli enti possono controreplicare ai chiarimenti e alle posizioni di Enac-Sea. Come, come prevede la legge sull’iter per la definizione della Via, hanno tempo fino al 16 dicembre.

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L’ampliamento a sud

Come si può vedere nei documenti allegati, vengono di fatto confermati i principali interventi previsti nella prima versione del Masterplan (nella foto in alto in blu e azzurro le aree interessate dalle nuove infrastrutture). Anche il più discusso, ovvero l’ampliamento della Cargo City, l’unico al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale, per dar conto della maggiore domanda di movimentazione del settore merci.

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Sea nella documentazione sostiene di aver messo in atto le diverse azioni di prevenzione. In particolare attraverso quattro mosse: la limitazione dell’area di espansione alle aree strettamente necessarie per le funzionalità tecnico-operative; l’ottimizzazione e modifica del tracciato della SP14 necessaria per mantenere la continuità viaria del territorio; il mantenimento delle aree di interesse per la biodiversità e loro valorizzazione all’interno del futuro sedime aeroportuale; gli interventi di restituzione delle superfici boschive sottratte, reintroduzione della brughiera e riqualificazione delle aree boscate per le porzioni contermini al nuovo sedime aeroportuale in termini di compensazione.
L’espansione ricade sui boschi del territorio di Lonate Pozzolo e di recente il sindaco Nadia Rosa si è già detta pronta a dare battaglia. 

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