Masterplan Malpensa, Sea pronta a dimezzare l’espansione della Cargo City

Masterplan Malpensa cargo city

MALPENSA – Al centro dell’incontro su Malpensa, organizzato questa mattina 20 settembre in Regione Lombardia, dovevano esserci le nuove opere viarie da realizzare per alleggerire il traffico attorno all’aeroporto. E invece si è parlato di tutto tranne che di questo. Perché, con manifestata delusione da parte dei nove sindaci del Cuv che aspettavano questo momento da mesi, il Piano sulla mobilità commissionato dalla giunta di Attilio Fontana a Sea e Anas ancora non è pronto. Il gestore aeroportuale ne ha però approfittato per fare il punto della situazione su alcune tematiche aperte. Tra queste il Masterplan 2035, ancora nel limbo dopo la sospensione della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) da parte del ministero della Transizione ecologica. Per sbloccare l’iter Sea è pronta a presentare entro ottobre le integrazioni richieste ridimensionando l’espansione a sud del sedime.

L’espansione del Cargo

Il Masterplan 2035 nella sua proposta originaria prevedeva un importante sviluppo dell’area cargo attraverso 3 nuovi edifici cargo “di prima linea”, (ciascuno con una superficie di ingombro a terra pari a circa 15.000 metri quadrati e un’altezza massima pari a 15 metri), nuove strutture cargo di “seconda linea” (fino a un massimo di nove nuovi edifici non direttamente affacciati sul piazzale) e un nuovo Centro servizi destinato agli autotrasportatori. Il Piano di sviluppo è stato da subito contestato dagli enti territoriali perché troppo invasivo. Ora Sea lancia una controproposta: al tavolo regionale si è detta disposta ad arrivare a quasi un dimezzamento del consumo di suolo previsto in origine pur mantenendo al 100% le mitigazioni previste.

Hydrogen Valley

Tra i temi affrontati anche il futuro dell’aviazione che nei prossimi dieci anni si sposterà notevolmente verso l’idrogeno. Sea si vuole fare trovare pronta all’appuntamento e ha lanciato l’idea di realizzare a Malpensa una Hydrogen Valley italiana dove sviluppare una filiera legata all’utilizzo di idrogeno, puntando su ricerca, tecnologie, infrastrutture e servizi innovativi. Per quanto riguarda invece il tema del lavoro ha proposto l’istituzione di una Sea Academy per aiutare l’incontro tra domanda e offerta.

La delusione dei sindaci

I sindaci hanno ascoltato con attenzione, ma hanno manifestato da subito la loro delusione. «Siamo sempre disponibili a confrontarci sul futuro, ma oggi ci aspettavamo risposte concrete sul tema della mobilità che non sono arrivate», ha dichiarato al termine il primo cittadino di Somma Lombardo, Stefano Bellaria. «Ci sono opere che attendono da 22 anni, dal Piano d’area di Malpensa 2000. E’ ora di accelerare». Per quanto riguarda la Sea Academy non ci sono preclusioni («L’importante è che il tema del lavoro venga affrontato assieme, sono anni che lo sollecitiamo»), mentre sul Cargo i sindaci daranno battaglia: «Non sottovalutiamo il risvolto occupazionale, ma già oggi ci sono problemi irrisolti, a partire dal rumore dei voli notturni, che vanno affrontati a 360 gradi».

Sea e Anas studiano la futura viabilità attorno a Malpensa su incarico di Regione

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