Sea e Anas studiano la futura viabilità attorno a Malpensa su incarico di Regione

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MALPENSA – Quali sono le opere infrastrutturali necessarie per migliorare la circolazione attorno a Malpensa? Saranno i tecnici di Sea e Anas a stabilirlo. Sono questi infatti i due enti incaricati da Regione Lombardia per redigere uno studio sulla mobilità dell’intorno aeroportuale e di conseguenza stabilire le priorità di intervento.

Infrastrutture e finanziamenti

L’incarico dato da Regione Lombardia è la diretta conseguenza dell’ultimo incontro avvenuto lo scorso maggio tra i nove sindaci del Cuv e i tre assessori regionali Raffaele Cattaneo (Ambiente, Clima), Pietro Foroni (Territorio e Protezione civile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti, Mobilità sostenibile). In quell’occasione venne ribadito che, per i tempi di realizzazione troppo lunghi, un nuovo Piano d’area Malpensa non è lo strumento adeguato per la pianificazione urbanistica dell’intorno aeroportuale. Ci vorrebbero anni soltanto per portarlo a compimento. Ma grazie al Recovery Plan a alle Olimpiadi 2026 i finanziamenti per le opere potrebbero esserci ora. Sono due treni che passano una volta sola e che nessuno vuole perdere. Per stabilire quali infrastrutture servono si partirà dunque dallo studio sulla mobilità che Sea e Anas dovranno completare entro il mese di luglio. Sarà quello la base di partenza del dibattito con gli amministratori locali e Regione Lombardia per stabilire un piano d’azione condiviso, rapido ma soprattutto efficace.

Le opere da fare

Sotto esame da parte di Sea e Anas ci sono una serie di proposte progettuali a partire dall’elenco di opere che erano contenute nel Piano d’area Malpensa del 1998 (ormai scaduto) ma che in gran parte non sono mai state realizzate. Eccezion fatta per la Boffalora (inaugurata comunque con grande ritardo), la Sp 28 di Cardano/Samarate, il potenziamento della stazione Ferno-Lonate e la Sp 19 da Legnano a Gorla, a rileggerlo oggi il Piano d’area Malpensa è un elenco di promesse disattese. E’rimasta sulla carta, per esempio, la tangenziale di Somma, con annessa bretella che dal casello di Besnate e passando per Arsago avrebbe collegato Malpensa con l’A8/E62. Stesso discorso per la bretella di Gallarate (anche se qualcosa si sta muovendo su questo fronte proprio negli ultimi mesi), per la variante al Sempione Rho-Gallarate, per la nuova SS341 da Gallarate a Vanzaghello (intersezione con raccordo Malpensa A4), per la variante di Samarate nonché per la famosa tangenziale ovest di Gallarate, ovvero il collegamento Besnate-Cardano.

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