Il sindaco di Lonate: «Un falso il ridimensionamento della Cargo City di Malpensa»

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LONATE POZZOLO – «Quello che in realtà Sea sta proponendo ora, definendolo un ridimensionamento del progetto originale, è la stessa occupazione di suolo (piazzale e capannoni). Lasciando l’area verde al di fuori della recinzione». A dirlo è Nadia Rosa, sindaco di Lonate Pozzolo, che torna sulla questione del Masterplan 2035 di Malpensa mostrando i muscoli a Sea e smontando lo storytelling di un aeroporto più sostenibile. Di fronte alle contestazioni da parte degli enti territoriali sul Piano di sviluppo, considerato troppo invasivo, Sea due settimane fa aveva lanciato la controproposta: arrivare a quasi un dimezzamento del consumo di suolo previsto in origine pur mantenendo al 100% le mitigazioni previste. Ma il primo cittadino lonatese racconta un’altra verità: «Si recinta meno area, ma l’impatto, considerando la cementificazione all’interno dell’area della brughiera, è esattamente lo stesso».

Il riepilogo e le prime osservazioni

Un riepilogo: entro il prossimo 15 ottobre, Sea presenterà le integrazioni richieste per procedere con la Valutazione d’impatto ambientale, avviata nel mese di giugno 2020. In seguito alle osservazioni presentate a settembre dello scorso anno da diversi enti e soggetti interessati, compreso il Comune di Lonate, il ministero della transizione ecologica ad aprile ha richiesto al gestore aeroportuale delle integrazioni, che a breve saranno depositate. Come detto – all’incontro del 20 settembre a Palazzo Lombardia con Regione, Parco del Ticino e sindaci del Cuv – Sea ha proposto un dimezzamento del consumo di suolo. «Quello che però non è stato riportato – sottolinea ora Rosa – è che in realtà non c’è nessun ridimensionamento delle costruzioni previste per l’area cargo che Sea ha pianificato al di fuori del sedime attuale».

«I disagi rimangono»

Nel Masterplan depositato si indicava un’area di espansione a sud dell’attuale sedime: all’interno dell’area recintata una parte era destinata al cargo – piazzale e capannoni, appunto – e una parte mantenuta a verde. Ma come rappresentato nella figura (qui sotto), con la linea blu si delinea la recinzione prevista nel Piano d’espansione. «Abbiamo inserito nell’immagine originale, indicato con il tratteggio rosso, la probabile modifica che sarà presentata da Sea: se sarà così, Lonate farà rilevare come rimangono tutti i disagi già indicati nelle precedenti osservazioni al Masterplan».

Il problema dei voli notturni

L’attività di Malpensa si sta sempre più rivolgendo al settore cargo. «Lo dimostra il fatto che Malpensa risulta essere il primo aeroporto per traffico merci in Italia», prosegue il sindaco lonatese. Che aggiunge: «Questo genera un indotto economico sull’area esterna all’aeroporto, ma genera anche una serie di disagi. Che si evidenziano sulla viabilità stradale, con le difficoltà che si creano nell’intorno aeroportuale e, sul nostro Comune, anche sulla direttrice del ponte di Oleggio, che fa da collo di bottiglia». Non solo: «Il problema maggiore si vede, soprattutto, col moltiplicarsi dei voli notturni, con il relativo rumore continuo che disturba il legittimo riposo dei nostri concittadini». Infatti, a differenza del passato più recente, «le tratte notturne che, decollando a sud sorvolano Lonate, sono diventate ormai una ventina (e altrettanti sono gli arrivi), come facilmente verificabile nel sito ufficiale di Sea».

Tutelare la cittadinanza

«Il peggioramento della qualità della vita, in seguito all’espansione di diversi vettori courier che operano soprattutto in orario notturno (per esempio Dhl trasferirà a Malpensa dal primo gennaio 2022 tutta l’attività che attualmente è ancora svolta a Orio al Serio), è una seria preoccupazione che porteremo all’attenzione di tutti gli enti e su tutti i tavoli di discussione con argomento Malpensa e il suo futuro», mette poi in chiaro Rosa. Lo sviluppo dell’aeroporto e dell’economia del suo indotto sono certamente importanti, ma è sempre necessario verificare continuamente quanto la presenza di Malpensa sia sostenibile dall’ambiente circostante». E conclude: «È un equilibrio precario, che va sempre preservato, così come il territorio va rispettato. Questo è un serio impegno dell’amministrazione da me presieduta: non andare contro lo sviluppo, ma lavorare a tutela della salute della cittadinanza».

Masterplan Malpensa, Sea pronta a dimezzare l’espansione della Cargo City

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