Caso Neos-Ags, il presidio a Malpensa salta. Enac convoca aziende e sindacati

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MALPENSA – Doveva essere un’assemblea, quella di ieri 21 maggio, per incalzare Enac a trovare una soluzione sia per la clausola sociale legata al caso scatenato da Neos Air, sia per quella generale di sito. Ma non è stato necessario: il presidio organizzato dai sindacalisti Usb, Flai e Adl è stato rinviato. Il motivo? La società che gestisce gli aeroporti milanesi «ha convocato le aziende per giovedì (27 maggio, ndr) e affrontare la questione», spiega ora Renzo Canavesi (Cub Trasporti). «Mentre il lunedì successivo (31 maggio, ndr) incontreranno i sindacati». Almeno alcuni, «visto che noi, per ora, non abbiamo ancora nulla di ufficiale». Un modo per dire che «siamo ancora in una situazione di stallo. E questo non va bene».

L’antefatto

I fatti sono ormai noti. Quello di oggi doveva essere un secondo appuntamento, dopo il presidio dello scorso 28 aprile, per riprendere in mano i megafoni e affrontare nuovamente il caso dell’handling legato a Neos che ha recentemente scaricato Ags per tornare in carico ad Airport Handling. Le richieste, proprio come l’ultima volta, erano chiare: «Che tutti lavoratori prima passati da Airport Handling ad Ags ora possano tornare in azienda, mantenendo inalterate le condizioni prima del passaggio. Sia da un punto di vista economico, che della normativa preesistente», aveva specificato – fra gli altri – il sindacalista Flai, Andrea Orlando. E quindi, a distanza di giorni, erano tornati alla carica per richiedere «l’istituzione di un tavolo per raggiungere un accordo di sito sulle clausole sociali, chiaro e definito», si leggeva in una nota diffusa dagli organizzatori. Un patto, quindi, «che tuteli tutti i lavoratori e che non lasci spazio a interpretazioni aziendali, che si ripercuotono sempre e solo sui dipendenti». Ma non è stato necessario. Non questa volta.

Una trattativa unica

Aldilà di quello che può sembrare un piccolo traguardo, ancora ci sono condizioni che non convincono del tutto. Così Canavesi: «Ora la situazione è grave, perché la gente è ancora sospesa, lavora poco». Non solo: «Per ora sappiamo soltanto che le aziende sono state chiamate per giovedì e i sindacati per il lunedì successivo». Un metodo che non viene condiviso: «Sono convocazioni individuali, invece è evidente che in questi casi ci vuole una trattativa unica». Nel frattempo, lunedì 24 maggio ci sarà un incontro con Airport Handling per «avviare la definizione di una nuova cassa integrazione, visto che sono scadute le dodici settimane».

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