Droga, clandestini e crimini violenti: ancora rimpatri da Malpensa

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MALPENSA – Continua il delicato lavoro degli uomini dell’ufficio immigrazione a presidio della legalità e volto al rispetto della normativa di settore. Senza soluzione di continuità con quello appena terminato, il nuovo anno è iniziato con l’esecuzione di 4 provvedimenti di espulsione eseguiti con accompagnamento alla frontiera e 2 con accompagnamento in un centro do permanenza temporanea.

Clandestino scovato a Malpensa

Nella giornata di mercoledì scorso un uomo gambiano è stato accompagnato dagli agenti della polaria di Malpensa al centro di permanenza temporanea di Bari. Rintracciato nello scalo aeroportuale dove si era distinto per reati contro il patrimonio sul territorio nell’ambito di un ordinario controllo, a suo carico figuravano numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, nonché reati inerenti all’immigrazione clandestina. A Bari saranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.

Ricettazione e droga

Nella stessa giornata, è stato rimpatriato un cittadino albanese. Detenuto presso la casa circondariale di Busto Arsizio, dove stava scontando una pena per ricettazione e uso di atti falsi, era stato raggiunto da una misura alternativa alla detenzione emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Varese. Pertanto, all’atto della scarcerazione, gli agenti lo hanno accompagnato allo scalo aeroportuale di Malpensa e imbarcato su un volo diretto a Tirana. Il giorno seguente un uomo algerino è stato accompagnato da poliziotti del commissariato di Busto Arsizio alla frontiera aerea di Malpensa in esecuzione di un provvedimento di espulsione giudiziaria. Ad attenderlo, nello scalo aeroportuale varesino, c’era personale abilitato alle scorte internazionali che lo ha accompagnato ad Algeri. Anch’egli detenuto presso la casa circondariale di Busto Arsizio, stava scontando una pena per spaccio di sostanze stupefacenti; risultava inoltre gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio e per reati inerenti all’immigrazione clandestina.

Detenzione abusiva di armi

Nella giornata di venerdì, invece, è stato rimpatriato un cittadino marocchino, rintracciato in posizione irregolare dagli agenti del Commissariato di Gallarate nell’ambito di un ordinario controllo del territorio. Raggiunto da un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Varese, convalidato dal Giudice di Pace, è stato accompagnato all’aeroporto di Malpensa e successivamente imbarcato su un volo diretto a Casablanca. Nella medesima giornata, gli agenti hanno eseguito l’accompagnamento al centro di permanenza temporanea di Torino di un cittadino nigeriano, detenuto presso il carcere di Busto Arsizio. L’uomo che stava scontando una pena per detenzione abusiva di armi, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale era inoltre gravato da precedenti per reati in materia di immigrazione. Beneficiario di un permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dalla Commissione Territoriale di Siracusa, si era reso protagonista di un episodio concitato avvenuto nello scorso mese di aprile a Busto Arsizio, dove aveva spaventato gli avventori della stazione armato di sciabola e minacciato in seguito il personale di polizia intervenuto, venendo tuttavia neutralizzato ed arrestato dagli agenti del Commissariato. Per quello stesso episodio, l’Ufficio Immigrazione di Varese aveva richiesto e ottenuto dalla Commissione Territoriale l’immediata revoca dei benefici umanitari; all’atto della scarcerazione, l’uomo è stato tradotto al centro permanenza temporanea di Torino dove verranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.

Spaccio internazionale di droga

Infine, nella giornata di sabato, gli agenti hanno accompagnato alla frontiera un cittadino peruviano. Anch’egli detenuto presso il carcere di Busto Arsizio, stava scontando una pena per spaccio internazionale di sostanze stupefacenti, ed era stato raggiunto da un provvedimento di espulsione giudiziaria. Gli agenti vi hanno dato esecuzione accompagnandolo alla frontiera di Malpensa, dove è stato imbarcato su un volo diretto a Lima.

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