MALPENSA – Resterà chiuso almeno fino alle 20 di oggi l’aeroporto di Catania a causa dell’attività eruttiva dell’Etna. Inevitabili i disagi sullo scalo siciliano, ma le ripercussioni si fanno sentire anche a Malpensa con dirottamenti, ritardi e cancellazioni.
Sei ore di ritardo
E’ il caso dell’easyJet delle 15.55, annullato prima della partenza, mentre il collegamento delle 8.35 invece è stato dirottato su Trapani. Ma le ripercussioni si fanno sentire anche per i voli con destinazioni prossime al vulcano. Ne sanno qualcosa i vacanzieri diretti a Lampedusa che dovevano partire oggi alle 12.20 e che, a suon di annunci, prima dovevano decollare alle 15, poi alle 15.30, poi alle 16.30, alle 17.30, alle 18, alle 19.50. L’ultimo aggiornamento parla delle 21, ma non è detto che possa slittare ulteriormente. Nel frattempo hanno fatto imbarcare i bagagli e il nervosismo sale nella lunga attesa all’interno del Terminal 2 (foto in alto). A sorpresa, poco dopo le 5 del pomeriggio li hanno imbarcati, ma al momento di salire a bordo ancora non sapevano se sarebbero atterrati a Lampedusa o Palermo.
L’Etna fa paura
Del resto l’Etna fa paura e bisogna muoversi con assoluta cautela. Molte zone di Catania sono state ricoperte da uno strato di cenere tanto da spingere il primo cittadino, Enrico Trantino, a emanare un’ordinanza con cui dispone – per le prossime 48 ore – il divieto temporaneo di circolazione di mezzi due ruote (cicli e motocicli) e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km/ora in tutte le strade del territorio comunale.
L’ultimo comunicato dell’Osservatorio etneo dell’Ingv spiegava che l’attività stromboliana “È evoluta in fontana di lava”, producendo una nube eruttiva dispersa dai venti in direzione Sud. Inoltre, come si evince dalle immagini, c’è un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est a quota 2.800 metri. Dal punto di vista sismico, invece, continuava il trend in incremento sia dell’ampiezza media del tremore vulcanico sia dell’attività infrasonica.