Quattro nuove rotte a Malpensa per Ryanair. E 800 posti di lavoro in inverno

MALPENSA – Ryanair ha annunciato oggi, mercoledì 8 settembre, il suo operativo invernale dagli aeroporti di Milano – Bergamo e Malpensa – aprendo 9 nuove rotte (125 rotte totali) – che collegheranno Milano alle più interessanti destinazioni europee da ottobre. Mentre i viaggi tornano ai livelli pre-Covid, la crescita di Ryanair continua a guidare la ripresa del traffico aereo e del turismo a Milano. Ryanair offrirà oltre 800 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri in Italia questo inverno mentre si prepara alla crescita post-Covid nell’estate 2022. 

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Quattro nuove rotte da Malpensa

Da Malpensa decolleranno voli per Malta, Napoli, Aarhus e Sibui. Per l’occasione, la compagnia low cost, ha lanciato una promozione con tariffe disponibili a partire da soli 19,99 euro per viaggiare fino alla fine di novembre, che devono essere prenotate entro la mezzanotte di venerdì 10 settembre su www.Ryanair.com.

Oltre 800 nuovi posti di lavoro

«In qualità di compagnia aerea più grande d’Italia, Ryanair è impegnata nella ripresa del settore del turismo, dell’occupazione e della connettività di Milano mentre cresce in tutta Europa e riporta i viaggi aerei ai livelli pre-Covid. Poiché Ryanair prenderà in consegna 55 nuovi B737-8200 “Gamechanger” questo inverno, siamo lieti di annunciare che alcuni di questi nuovi aeromobili saranno basati nei nostri 2 aeroporti di Milano, offrendo 9 nuove rotte da Bergamo e Malpensa e creando oltre 800 posti di lavoro in Italia questo inverno», dichiara il numero uno della compagnia Michael O’Leary.

Via l’addizionale comunale dagli aeroporti

«Il traffico aereo italiano guidato da Ryanair si riprenderà fortemente questo inverno 2021 e siamo lieti di annunciare il nostro nuovo operativo invernale su Milano, che includerà voli verso 125 destinazioni (incluse 9 nuove rotte) verso oltre 30 paesi. Con il ritorno della fiducia dei consumatori, chiediamo al governo italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani, che sta danneggiando la competitività degli scali italiani rispetto ai loro omologhi europei. L’abolizione di questa tassa faciliterebbe una rapida ripresa del traffico aereo, del turismo e dell’occupazione italiani grazie alle tariffe basse di Ryanair e al piano di crescita a lungo termine», conclude O’Leary.

Alitalia non ci interessa

Ryanair si sfila dalla gara per la vendita del marchio Alitalia: «Non ci interessa», ha dichiarato O’Leary all’Ansa. Qualcosa però di Alitalia interessa al numero uno della compagnia irlandese: gli slot, ovvero la finestra di tempo entro la quale un aereo ha il permesso al decollo. «Abbiamo chiesto e continuiamo a richiedere – ha spiegato – che gli slot di Alitalia che non sono utilizzati, a Fiumicino, Linate e Malpensa, vengano rilasciati per consentire a Ryanair e ad altre compagnie aeree di utilizzarli».

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