Malpensa, Unicomal scrive a Draghi: «Stop all’aumento di voli e di sedime»

Masterplan Malpensa cargo city

MALPENSA – «Osserviamo l’incisività davvero prepotente del settore aeronautico, che impone continuamente scelte di crescita del traffico aereo e in molti casi, come nel nostro, l’ampliamento del sedime aeroportuale. Sono sistematici errori ripetutamente compiuti». Una lettera, quella firmata da Unicomal (Unione comitati lombardi Malpensa), inviata lo scorso 19 ottobre al presidente del consiglio Mario Draghi, oltre che ai ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti) e Roberto Cingolani (Transizione Ecologica). L’obiettivo è esporre sinteticamente «le maggiori criticità del trasporto aereo e facendo proprie le istanza di revisione di tale tipo di trasporto per tutta Italia».

L’emergenza del riscaldamento climatico

Una presa di posizione che parte dalla «situazione generale italiana». Il riferimento va «all’emergenza del riscaldamento climatico, che appare sottovalutata e trascurata dall’opinione pubblica». In questo quadro, come detto, «l’incisività prepotente del settore aeronautico» e i «sistematici errori ripetutamente compiuti, come se la pandemia, i conseguenti propositi e la protesta dei giovani non fossero avvenuti e non insegnassero nulla». Una situazione che, secondi i comitati, «appare in forte contraddizione con le reali necessità che ci impongono il rinnovo della qualità dell’economia del Paese». L’appiglio, sono le recenti parole di Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica, cioè che «se continuassimo – citano – a valutare solo il bene economico, avendo come indicatore il Pil, faremmo un gravissimo torto alle generazioni future. Che hanno lo stesso diritto di vivere sulla terra, almeno come lo abbiamo fatto noi».

Tutti i «basta» di Unicomal

Da qui, la richiesta al governo di «operare al riguardo e di emettere disposizioni vincolanti». Una serie di «basta», a partire dal greenwashing: «Si continua ad avvallare progetti solo apparentemente verdi, a esclusivo beneficio di associazioni imprenditoriali e di pochi che ne traggono vantaggio e profitto personale». Ma anche «basta false promesse». Sì, perché «sappiamo che il volo aereo che non inquina e non produce Co2 ora non è possibile. Oppure lo sarà solo in tempi troppo lontani – con sistemi di propulsione che adesso sono allo stato sperimentale – quando le condizioni di vita saranno irrimediabilmente peggiorate». E ancora, «basta sovvenzioni alle compagnie aeree sotto forma di acquisto di carburante senza tasse, a prezzi stracciati, mentre sono aumentate le bollette dell’energia e del gas anche per i cittadini al di sotto della soglia di povertà». E proprio i prezzi «stracciati per i voli» sono un altro punto: «Siano stabilite tariffe non inferiori almeno al costo dei biglietti dei treni per lo stesso tragitto». Da qui il «basta» riferito all’aumento dei voli, «visti i pesanti riflessi sulla salute del territorio». La richiesta verte poi sullo stop di «crescita dei sedimi aeroportuali», come nel caso di Malpensa con l’espansione del cargo, che «è attualmente sottoposto ad una procedura di Via e non di Vas». Infine, gli ultimi «basta». Intanto al «danno alla biodiversità che subisce una continua diminuzione nell’indifferenza generale». Ma anche alla «pubblicità in favore del trasporto aereo, in quanto non è moralmente tollerabile fare propaganda per un settore tanto disprezzante della salute dell’umanità e dell’ambiente». Fino a quello del «malaffare e della criminalità», riferito a ciò che «sta avvenendo a Malpensa, sia nei riguardi degli operai che lavorano, sia per l’immissione continua nel territorio italiano di merci marchiate di reato e con l’aumento delle cosche malavitose. Si veda la segnalazione della Direzione distrettuale antimafia di Milano che ha accertato la commistione tra criminalità organizzata e banche in operazioni economiche».

Il Masterplan

Tutti questi punti, proseguono, sono «particolarmente caratterizzanti nello sviluppo dell’applicazione del Masterplan dell’aeroporto di Malpensa. Noi contiamo su di un vostro intervento che respinga l’approvazione dell’ampliamento del sedime e la crescita del numero dei voli». A chiudere, una considerazione su quanto «il settore aereo sia fortemente impattante per il territorio e la salute dei suoi cittadini». Motivo per cui «va riportato all’essenzialità».

Malpensa, Unicomal contro l’espansione della Cargo city. «Basta inutile cemento»

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