Maltrattamenti asilo Fagnano, Geasc: «No alle telecamere, fiducia alle maestre»

Samuele Macchi presidente di Geasc relaziona in consiglio

FAGNANO OLONANiente telecamere al Fantanido e fiducia nelle educatrici. E’ questa in sostanza la linea che di Geasc, l’ex municipalizzata che gestisce il servizio comunale del nido. Posizione in sintonia con l’amministrazione. Le “direttive” sono stata condivise durante il consiglio comunale di ieri sera (lunedì 22 maggio) quando alla seduta ha partecipato il presidente di Geasc Samuele Macchi, il quale ha risposto alle richieste delle opposizioni di avere un quadro sulla questione “maltrattenti”.

Non di sole risse vive il consiglio comunale di Fagnano Olona. Tanto che l’accesso diverbio che ha monopolizzato l’attenzione della seduta ha fatto passare in secondo piano l’argomento clou dell’ordine del giorno: il caso del maltrattamenti al Fantanido.

Basta la parola del sindaco

Prima però, sull’interrogazione “bavaglio sul caso Fantanidopresentata da Federico Fasolino (Fagnano Tricolore) è intervenuto il sindaco Marco Baroffio, sia per tranquillizzare tutti i consiglieri: «Non abbiamo intenzione di silenziare l’argomento». Il sindaco si è assunto anche la responsabilità dei messaggi inviati dal presidente del consiglio Daniela Caprioli e dal capogruppo di minoranza Luca Mauro. “Suggerimenti” ai colleghi consiglieri a non fare domande né alla riunione dei genitori, né in consiglio comunale e far passare il caso sotto silenzio. Silenzio che sia Caprioli che Mauro hanno rispettato anche in consiglio, al punto che nessuno dei due si è sentito in dovere di far sentire la propria voce per confermare la versione del sindaco.

Zero telecamere e tanta fiducia nelle maestre

Più articolata la posizione di Geasc, ma soprattutto le strategie messe in campo nel momento in cui è scoppiato il caso Fantanido. E a riassumere, passaggio dopo passaggio, quanto fatto è stato il presidente del cda Macchi. Il quale ha anche poi detto «no alla telecamere dentro la scuola» e «massimo garantismo e piena fiducia nelle educatrici». Il che non significa “tutto va bene, madama la marchesa”. Il presidente della società di vicolo Sereni, infatti, ha precisato di aver tenuto la linea della massima trasparenza con i genitori, «perché è giusto che sappiano come ci stiamo muovendo»; ha spiegato di aver attivato un servizio di supporto psicologico «al quale hanno aderito un paio di famiglie» e condotto un dialogo continuo con i papà e le mamme.

«A oggi siamo soddisfatti del lavoro fatto – ha poi detto – solo un bambino, in questo momento, è stato tenuto a casa dall’asilo. Tutti gli altri sono tornati a scuola. Ciò significa che i genitori si fidano della scuola, delle maestre, ma anche del lavoro che abbiamo fatto per ricostruire, in chi l’aveva magari persa, la fiducia in un servizio che continuiamo a ritenere un fiore all’occhiello del paese».

E le maestre coinvolte? Continuano a lavorare. «Non abbiamo preso alcun provvedimento particolare poiché siamo garantisti e abbiamo fiducia nella loro professionalità visto che in tanti anni non è mai sorto un dubbio. Le telecamere? Siamo orientati a non posizionare questo tipo di strumentazione. L’unica cosa che potrebbe farci cambiare idea sarebbe la richiesta in massa dei genitori».