Il dottor Emvolo rinuncia. Dopo gli insulti razzisti Fagnano resta senza medico

FAGNANO OLONA – Il dottor Emvolo rinuncia all’incarico. E la storia che ha mischiato razzismo, complicate condizioni di lavoro, insoddisfazione da parte di qualche paziente e che ha portato Fagnano alla ribalta delle cronache nazionale per una vicenda della quale c’è poco vantarsi, si chiude in maniera definitiva e senza lieto fine. Anzi con un problema in più da risolvere: i pazienti del dottor Giacomo Navarra, andato in pensione quasi da un giorno all’altro, al momento sono senza medico curante.

E se il razzismo ha certamente avuto il suo peso nella vicenda, occorre dire però che alla fine non è a causa dei pochi beceri (che beceri restano, sia chiaro) commentatori che il paese perde il medico di base. La rinuncia, infatti, è arrivata (pare) per un regolamento dell’università Insubria in cui il dottore sta facendo la specializzazione che rende incompatibile il percorso di studio con lo svolgimento a tempo pieno dell’attività di medico di base. Una norma che c’è, che va rispettata anche se, non si dimenticare, ha vanificato il risultato raggiunto ieri e la volontà stessa di Emvolo.

Il circo mediatico in paese

Fagnano questa mattina (mercoledì 16 novembre) si è svegliata come fosse su un set cinematografico. In paese, infatti, sono arrivate le troupe di Sky, Rai, Mediaset, Telelombardia, oltre ai colleghi della stampa nazionale di Corriere, Ansa, Repubblica, Stampa. Il caso degli insulti razzisti rivolti al medico camerunense via Facebook, infatti, non è passato inosservato nel resto d’Italia. Una notorietà di cui la comunità fagnanese avrebbe fatto volentieri a meno. Ma purtroppo, pochi o tanti non conta, i beceri commenti sono stati firmati da persone che abitano qui.

Fine della storia

Ma prima dell’arrivo dei media nazionali, ieri all’ombra del Castello si è consumata una giornata impegnativa sul caso. Al termine dell’incontro tra i vertici sanitari di Ats Insubria, Asst Valle Olona, sindaco Baroffio e il medico stesso, Emvolo oltre a sentirsi rassicurato ha deciso di fare un passo indietro rispetto alle dimissioni annunciate a caldo e ha dato la propria disponibilità a restare.

La buona notizia ha subito messo in moto la macchina per trovare anche una soluzione a tutti quegli intoppi che non hanno permesso al dottore di svolgere al meglio la sua professione. Ovvero: cambio di ambulatorio, connessione informatica al sistema sanitario. Ma i conti con l’oste non erano stati fatti fino in fondo. E nel primo pomeriggio di oggi il medico di base ha comunicato al sindaco Baroffio la sua definitiva rinuncia. «Pensavamo di aver risolto l’intera vicenda – ha dichiarato il sindaco – e invece pare che a far propendere per la scelta che nessuno auspicava siano stati gli studi di specializzazione. Peccato. Ora abbiamo un nuovo problema da risolvere, ovvero trovare il sostituto del sostituto. Ma sto già lavorando con Asst e forse già domani potrebbero esserci novità».