Meno tamponi: 486 contagi in provincia di Varese, 5000 in Lombardia. Tregua ricoveri

MILANO – In Lombardia si sono registrati 5.278 nuovi positivi al test del Coronavirus su 24.087 tamponi effettuati. Sono i dati del report di oggi, 2 novembre, che mostrano come stia continuando a salire, anche se leggermente, il rapporto tra contagi e test, che passa dal 21,7% di ieri, 1 novembre, al 21,9% di oggi. Meno tamponi, meno casi positivi, come ogni lunedì, quando il report del contagio “fotografa” i numeri dell’attività di screening effettuata la domenica: ieri, a fronte di 39.658 test processati, c’erano stati 8.607 nuovi contagiati. Anche in provincia di Varese scendono i numeri: sono 486 i nuovi casi positivi emersi nelle ultime 24 ore, mentre ieri erano stati 1.238.

Il riepilogo dei numeri

Scendono anche i decessi che sono stati 46, contro i 54 di ieri. Anche la pressione sugli ospedali concede una giornata di tregua, con meno di 200 ricoveri complessivi : sono 17 i nuovi pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva (ieri 26), con il totale che sale a 435, mentre negli altri reparti Covid vengono segnalati 160 letti occupati in più (ieri 213), per un totale di 4.406 in tutta la Lombardia. L’unico indicatore in aumento è quello delle guarigioni e dimissioni: 889 nelle ultime 24 ore, contro le 489 di ieri.

Varese e le altre province

Con 486 nuovi casi positivi, la provincia di Varese è la quarta per incremento di contagi, dopo la città metropolitana di Milano (2.242 casi, di cui 1.025 a Milano città) e le province di Monza Brianza (879) e di Como (733).

Verso il Dpcm: non sarà lockdown

«Non è automatico che la Regione Lombardia sia nella fascia più alta» di diffusione del contagio: lo ha rivelato il sindaco di Milano Giuseppe Sala in consiglio comunale, dopo il confronto tra Regione e città capoluogo. Nel nuovo Dpcm annunciato dal premier Giuseppe Conte alla Camera, si parla di scenari diversi a seconda della situazione epidemiologica, determinata non solo dall’indice di contagio Rt ma anche dalla combinazione di 21 parametri. «Lato Regione dicono di avere la situazione sotto controllo – fa sapere Sala – si sta lavorando per capire la Lombardia in che fascia sarà». A quel punto, escludendo un lockdown stile marzo-aprile, Regione interverrà con una nuova ordinanza. Sala ricorda poi la stima fatta due settimane fa (da 600 a 800 terapie intensive al 31 ottobre): «Da questo punto di vista la situazione sembra essere un po’ migliore di quanto ipotizzato».

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