Mercato di Sesto: «Il futuro? Decideranno i cittadini».Torna la navetta per gli anziani

SESTO CALENDE – È un rebus la collocazione del mercato dopo l’emergenza Covid. «Nessuno vuole decidere di punto in bianco. Lo decideranno i cittadini di Sesto». Così il vicesindaco e assessore al commercio Edoardo Favaron in consiglio comunale. Sul futuro delle bancarelle non c’è ancora una scelta definitiva. Ma dei paletti sì: «Dovrà essere in sicurezza. Attualmente il mercato in centro non lo è». Per riportarlo sul lungolago il rischio, ventilato dall’esponente della giunta Buzzi, è di dover quasi dimezzare il numero dei banchi per metterli su un’unica fila, in modo da rispettare le prescrizioni dei vigili del fuoco: ce ne starebbero 60, contro gli attuali 112.

Il dibattito in consiglio

Ampia discussione, nella seduta di ieri sera (15 giugno) del consiglio comunale di Sesto Calende, sul presente e il futuro del mercato, sollecitata da una mozione e da una interpellanza presentate dai due gruppi di minoranza: quella di Insieme per Sesto per chiedere «l’istituzione di un servizio di navetta da Sesto centro a via Lombardia per tutto il periodo provvisorio per la sistemazione di emergenza» del mercato, e quella di Sesto2030 per chiedere «chiarezza sulle intenzioni» dell’amministrazione in merito alla futura collocazione definitiva delle bancarelle.

Le risposte della giunta

Se sul primo punto il sindaco Giovanni Buzzi ha annunciato il ripristino, già da domani, mercoledì 17 giugno, del servizio navetta riservato agli anziani già presente in epoca pre-Covid (sul tragitto opposto, dall’Abbazia al centro), «fermo restando le difficoltà e le limitazioni del caso» per via delle disposizioni anti-assembramento, l’assessore Favaron ha messo in chiaro i paletti che dovranno guidare la scelta sulla definitiva collocazione del mercato. «Lo spostamento in viale Lombardia è stato fatto per rispetto dei decreti e sulla base del regolamento del mercato – sottolinea il vicesindaco leghista – attualmente il mercato in centro non è in sicurezza e non risponde ai criteri dei Vigili del Fuoco, tra cui lo spazio di 3 metri e 50 per il passaggio dei mezzi di soccorso. Finora c’è andata sempre bene, ma se vogliamo riportare il mercato in centro, ci vogliono 1008 metri lineari su un’unica fila, per 60 postazioni». E al momento, dopo il ridimensionamento rispetto agli anni ’90 quando c’erano 207 ambulanti, i banchi presenti al mercato sono 112.

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«Decideranno i cittadini»

L’assessore al commercio si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa dopo le polemiche sullo spostamento: «Il mercato oggi è in sicurezza. Anche se l’approccio degli ambulanti è stato pensare che io voglio distruggere il mercato». La questione è effettivamente spinosa: «Nessuno vuole decidere di punto in bianco. Lo decideranno i cittadini di Sesto» ribadisce Favaron, sposando la linea dell’ex sindaco Marco Colombo, che da capogruppo di maggioranze invita anche le altre forze consiliari a «costruire il futuro del mercato insieme, partendo dalla consapevolezza che «non si vuole abbandonare nessuno, né i cittadini né gli ambulanti».

Le criticità

Da parte dei gruppi di opposizione arrivano spunti di riflessione. L’idea della navetta, spiega il capogruppo di Insieme per Sesto Giancarlo Rossi, risponde all’obiettivo di «riprendere la socialità» del mercato. L’ex sindaco Roberto Caielli (IxS) fa notare che «il mercato trasferito in viale Lombardia è in sofferenza, e un servizio che porta più gente non sarebbe male. Pensiamoci, perché ora da Castelletto chi prende il motoscafo non arriva al mercato di Sesto e per gli ambulanti la perdita dei clienti di Castelletto è un problema». Sesto 2030 sul futuro del mercato ha attivato da giorni un sondaggio online, che ha già riscontrato quasi 300 risposte, segno che la questione è sentita. «Il mercato di Sesto è un volano per l’economia e un richiamo turistico – sottolinea il neo-consigliere Simone Danzo – ci sono delle criticità da valutare in viale Lombardia: i servizi igienici, la corrente elettrica per le postazioni, il piano di sicurezza ed evacuazione, l’impatto viabilistico sulla zona, il servizio navetta, l’impatto del trasloco sulle attività commerciali e turistiche del centro».

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