Minacce al sindaco Zappamiglio di Gorla Maggiore: 7 lettere anonime in due anni

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GORLA MAGGIORE – Minacce e calunnie al sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio e l’auto di un assessore sfregiata per ben due volte. In due anni sono almeno sette le lettere anonime recapitate al primo cittadino di Gorla Maggiore. Alcune sono state inviate in Comune, altre direttamente a casa sua e altre ancora perfino al suo ordine professionale. E poi anche telefonate. Una in particolare e dal contenuto piuttosto inquietante.

A raccontare quanto una voce con accento meridionale gli ha detto dall’altra parte del telefono è lo stesso Zappamiglio: “Era il giorno di Santa Lucia. Mi arriva una chiamata, rispondo e dall’altra parte un uomo dice di essere fuori dal Comune e che dovrebbe consegnare 24 pizze per il consiglio comunale”. Forse solo uno scherzo di cattivo gusto. Che, visto l’intera vicenda, può essere letto come un brutto avvertimento o una pesante intimidazione.

A riportare la notizia di lettere anonime, minacce e atti di vandalismo mirati è il quotidiano La Prealpina. Sono praticamente due anni che il sindaco è sotto minaccia. L’ultimo episodio è accaduto nel 2018. E ora la situazione, per voce dello stesso sindaco, sembra essere tranquilla. Di certo c’è che gesti simili da un lato lasciano sbigottiti e dall’altro contribuiscono a creare un pesante clima di tensione.

Su contenuti e motivazioni Pietro Zappamiglio preferisce mantenere una certa riservatezza, tanto la questione è delicata. In ogni caso la questione è stata denunciata ai carabinieri di Gorla Minore.

Insomma fare il sindaco a Gorla Maggiore non è certo cosa semplice, visto che nel 2010 il medesimo trattamento è stato riservato anche al predecessore di Zappamigli, Fabrizio Caprioli. Quella volta con una scritta sul muro della chiesa con una scritta: “Sindaco e giunta mafiosi, dimettetevi”.

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