Dopo le pesche Monate punta sull’olio: progetto pilota di agricoltura sociale

Autorità e promotori danno il via al progetto di agricoltura sociale

TRAVEDONA MONATE – Il nome di Monate è conosciuto per le famose pesche, ma presto potrebbe esserlo anche per l’olio. È l’obiettivo finale del progetto pilota di agricoltura sociale inaugurato oggi, sabato 1 aprile. Diversi gli attori coinvolti: il Comune di Travedona Monate, due aziende del territorio, il Centro Gulliver di Varese, la cooperativa sociale Homo Faber, l’azienda agricola Moscheri & Delmolino, il gestore idrico Alfa srl ed alcuni privati cittadini (nel video sotto le interviste).

Opportunità di lavoro

L’idea è semplice: a partire da un terreno agricolo messo a disposizione del Centro Gulliver da privati cittadini in comodato gratuito si vuole creare un circolo virtuoso che porti valore al territorio, offrendo un’opportunità lavorativa e di reinserimento sociale ad alcune persone in condizioni di svantaggio residenti nella zona. Tutto questo attraverso la creazione di un orto sociale. «Sono molto orgoglioso di presentare questa start up – ha detto Emilio Curtò, presidente del Centro Gulliver – un’esperienza di coltivazione condivisa che vede la collaborazione di diverse realtà del territorio: pubblica amministrazione, profit, non profit e privati cittadini. È l’attuazione della riforma del terzo settore che parla di coprogettazione tra diversi enti e la messa in pratica di quel principio di solidarietà sancito anche dalla nostra Costituzione che ci è molto caro».

Progettazione corale

«È un’iniziativa molto importante, da qualsiasi punto di vista la si guardi – evidenzia Gianpietro Schiffo, assessore all’ambiente e agricoltura del Comune di Travedona Monate – abbiamo da subito sostenuto questo progetto per l’alto valore che può generare. Si rivolge alle persone del territorio ed è in grado di fare del bene in modo sostenibile, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista ambientale». Un progetto che ha la sua forza nella coralità dei soggetti in campo (nella foto sotto tutti i protagonisti). «Siamo stati contattati dai proprietari del terreno, l’avvocato Alberto Guarisio e la signora Giuliana Cassani – racconta Giorgio Stabilini, componente del Cda di Gulliver e responsabile dei progetti di agricoltura sociale della cooperativa Homo Faber – volevano che fosse utilizzato per un progetto sociale e ci hanno scelti quale realtà affidabile sul territorio. Abbiamo allora preso accordi con il Comune di Travedona e da subito è nata una sinergia progettuale».

Progetto pilota

Nel concreto si tratta di avviare un progetto pilota di coltivazione condivisa tra diversi enti con l’obiettivo di impiegare, attraverso delle borse lavoro, alcuni soggetti in condizioni di svantaggio fisico e psichico, selezionati con la collaborazione dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Travedona Monate. «Il Comune sta progettando con noi – continua Stabilini – e ha una funzione di raccordo tra tutti gli enti coinvolti. Due aziende del territorio, la Pregis srl e la Metalvar New srl, hanno messo a disposizione i contributi per le borse lavoro. Come Homo Faber metteremo le attrezzature e il know how. Per noi è un passaggio molto importante. Portiamo il nostro progetto di agricoltura sociale fuori dalle mura domestiche». Una start up che potrebbe in futuro essere replicata in altri centri della provincia.

Obiettivo produrre olio

Stabilini indica anche l’obiettivo finale: coltivare ulivi da olio. «Se positiva, la sperimentazione porterà alla produzione di olio sulle rive del lago di Monate, aggiungendo un’altra preziosa risorsa per il territorio, sia economica che turistica». Per arrivare all’obiettivo però ci sono delle azioni propedeutiche da compiere: le lavorazioni inziali prevedono un primo passaggio per pulire, arare e sistemare il terreno. «Per questa fase sarà prezioso il contributo di Cristian Moscheri, agronomo dell’azienda agricola Moscheri & Delmolino di Travedona che metterà a disposizione i mezzi agricoli e di Alfa Varese Srl, attraverso l’approvvigionamento di acqua con contratto di fornitura a condizioni agevolate». Durante il primo anno verranno coltivate zucche e meloni, nel periodo estivo, e radicchi di campo, lattughe e piselli, nell’inverno, mentre l’uliveto verrà impiantato presumibilmente nella primavera del 2024. Un progetto ad alta sostenibilità, anche dal punto di vista energetico: l’approvvigionamento di energia elettrica infatti arriverà da un mini impianto fotovoltaico mobile.