Monsignor Pagani benedice il Comune di Busto e invoca «dedizione ai veri poveri»

BUSTO ARSIZIO – Secondo Natale al tempo della pandemia, con la benedizione natalizia a palazzo Gilardoni che si sposta in cortile. Luci soffuse per un’atmosfera più suggestiva con vin brulè e panettone offerti dagli Alpini. Nel suo tradizionale discorso, il Prevosto monsignor Severino Pagani punta su tre concetti, «riconoscenza, stima e dedizione», e sottolinea: «La pandemia ci ha fatto rendere conto che siamo piccoli. E che non basta far funzionare il mondo ma bisogna anche scoprirlo, il senso del mondo, della vita, del lavoro, della morte». Rivolge i suoi auguri alla città anche il sindaco Emanuele Antonelli: «Quest’anno è un Natale ancora in pandemia e dobbiamo privarci di alcune cose, ma solo di piccole cose. Per fortuna a Busto la percentuale di vaccinati è altissima e questo ci permette di fare una vita relativamente tranquilla. Auguri di cuore a voi e a tutti i vostri cari».

La nuova modalità

La location della benedizione natalizia, per evitare assembramenti al chiuso, è anche stavolta il cortile di palazzo Gilardoni, ma quest’anno oltre ai dipendenti comunali e alle loro famiglie (a dire il vero non sono presenti in tantissimi, vista l’ora) sono stati invitati anche i rappresentanti delle associazioni. E, per la prima volta, oltre al prevosto e al sindaco, «visto che è il primo Natale del nuovo mandato», il microfono si apre anche per gli assessori e la presidente del consiglio, che esprimono ciascuno il proprio desiderio sotto l’albero.

I desideri degli assessori

«Bellezza e prosperità – l’auspicio della vicesindaco Manuela Maffioli – e non abbandonare il desiderio». L’assessore ai servizi sociali Paola Reguzzoni ammette: «Il primo augurio è di non venirmi mai a trovare in via Roma…è stato un anno difficile per le persone fragili, ai posti vuoti nelle tavole che si riempia dell’amore che abbiamo perso e lasciato». L’assessore al personale Mario Cislaghi rivolge un pensiero all’obiettivo di «valorizzare il capitale umano di questo Comune per dare servizi più efficienti ai cittadini», mentre Salvatore Loschiavo, delegato alla sicurezza, invoca «una ripresa vera delle relazioni, dopo due anni che ci hanno fatto perdere certezze e sicurezze». Maurizio Artusa parla come assessore allo sport e rivolge «un pensiero a tutti i ragazzi che fanno sport, colpiti dal Covid nella loro passione e professione, che a Busto è importante. Si sono ripresi ma li sosterremo anche il prossimo anno».

Le carezze a Orazio

Assente per altri impegni la delegata all’istruzione Daniela Cerana, a benedizione terminata si è aggiunto anche l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, che fa degli auguri mirati «a chi vuole rigenerare la città». Infine la presidente del consiglio Laura Rogora augura «buon lavoro ad assessori e sindaco» e dedica «un pensiero a Orazio», l’amico Tallarida che ha perso il figlio Cristian il giorno prima delle elezioni, a cui era già stato mandato «un abbraccio» da Paola Reguzzoni. Il sindaco Emanuele Antonelli conclude con i ringraziamenti «ai dipendenti comunali, perché la città va avanti grazie a loro», e agli “angeli” che vegliano sulla città, soprattutto da quando è iniziata la pandemia, «la protezione civile, uomini e donne fenomenali che ci sono vicini, come la Croce rossa e le forze di sicurezza, e gli alpini sempre presenti».

La benedizione

«Che questo Natale possa donarci un grande senso di riconoscenza, faccia aumentare la stima e ci dia una voglia di una grande dedizione per le persone e per il bene comune. E che lasciate spazio a Dio»: questo il messaggio di auguri che il Prevosto monsignor Severino Pagani rivolge nel corso della benedizione. Ponendo l’accento in particolare sulla «dedizione profonda per il bene, soprattutto per le persone più fragili, per i poveri e per i veri poveri, perché non sempre i veri poveri hanno il coraggio di farsi vedere. Questa dedizione già c’è, nell’esperienza della Caritas e delle comunità cristiane. L’augurio è che possiamo rinnovarla, ciascuno con la sua funzione, la sua responsabilità e anche con il suo prestigio».

Le premiazioni del “Natale di Luci”

Dopo la benedizione, tocca alla premiazione del concorso “Natale di luci”, organizzato dall’amministrazione al fine di coinvolgere più attivamente la cittadinanza nelle attività natalizie, e in particolare nell’illuminazione di case, vetrine ed esterni dei negozi e scuole. «Hanno contribuito a rendere più bella la nostra Busto in questi giorni di attesa della festa» il tributo del sindaco Antonelli. È stata la prima edizione, e per palazzo Gilardoni è un esperimento riuscito: ha creato l’atmosfera natalizia. I più votati, a colpi di “like” su Facebook, sono stati Renato Gallo e Gabriella Luoni tra i privati, Hair Angel’s, Armiraglio Orafo e Oltreoceano tra i commercianti, la primaria Pontida e la materna Sant’Anna tra le scuole.

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