Nai: «Nessuna colpa di Abbiategrasso per i ritardi del raddoppio ferroviario»

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ABBIATEGRASSO – «È un’offesa all’intelligenza pensare che alcune mitigazioni chieste dal nostro Comune, per di più ridotte rispetto alle opere proposte, abbiano potuto portare i costi del raddoppio ferroviario tra Abbiategrasso e Albairate sulla linea Milano-Mortara a 273 milioni rispetto ai 120 iniziali». Il sindaco abbiatense Cesare Nai ce l’ha con quanto dichiarato dal consigliere regionale Pd Simone Negri e dal segretario metropolitano dello stesso partito Pietro Bussolati, secondo i quali “sull’esplosione di costi e la dilatazione dei tempi dell’opera hanno pesato in misura significativa le richieste dell’amministrazione comunale di Abbiategrasso”.

«Affermazioni false e insostenibili – le ha stroncate oggi, mercoledì 7 febbraio, Nai (nella foto in alto, al centro, con l’assessore a lavori pubblici e grandi opere Roberto Albetti e la dirigente del settore Sviluppo del territorio del Comune, Anna Vaghi) – Il loro partito è sempre stato nemico della realizzazione delle opere infrastrutturali nel nostro territorio. Per maggiore sicurezza, abbiamo interpellato Rfi. Che ha risposto di non aver mai dichiarato nulla del genere e che il nuovo costo del raddoppio ferroviario è di 282 milioni, quindi 162 in più, a causa del caro materiali, di soluzioni progettuali più costose con le conseguenti mitigazioni ambientali e della necessità di intervenire anche sull’attuale binario di esercizio per rialzarlo».

Aggiornato il progetto, è caccia ai fondi

Perso il treno dei fondi legati al Pnrr, al momento, ha proseguito il sindaco, sono in corso interlocuzioni con le Ferrovie, la Regione e il ministero delle infrastrutture e dei trasporti per reperire la copertura totale dell’opera, ritenuta «strategica, necessaria e attesa da anni. Anche loro non la danno per persa e sono ottimista sulla sua realizzazione perché interessa anche altre amministrazioni: è il territorio intero che la reclama per risolvere gli annosi problemi dei nostri pendolari causati dal binario unico. Al di là dei fondi, serve anche la volontà politica. C’è il sì convinto dell’amministrazione di Abbiategrasso, c’è il progetto aggiornato, con i binari leggermente spostati e rialzati rispetto al progetto iniziale. E c’è l’interesse di Vigevano, Mortara e di tutta la Lomellina a realizzarla. Sono convinto che una volta realizzata l’architrave dell’opera, sarà potenziato anche il servizio di trasporto su Milano».

Per rincuorare i fautori del doppio binario, Nai porta ad esempio il collegamento viabilistico Vigevano-Malpensa. «La sua vicenda sembrava quasi superata di fronte ai ricorsi al Tar, oggi invece è imminente il termine della gara d’appalto, che sarà a fine mese con l’apertura delle buste a inizio marzo, quindi si tratta di un’opera che sarà realizzata permettendoci di raggiungere in 5 minuti l’autostrada Milano-Torino, in 15 da Vigevano. Riteniamo che possa avvenire anche per la ferrovia».

Novità per la Vigevano-Malpensa

Concetti ribaditi dall’assessore Albetti. «L’indicazione ricevuta dal recente convegno a Mortara con l’assessore regionale sui nuovi treni per la linea è che il tratto Albairate-Abbiategrasso si farà. Rispetto al progetto da 120 milioni si sono aggiunti altri passaggi a livello con il prolungamento oltre via Maggi; in più il nuovo binario non si poteva fare parallelo a quello esistente, ma ne servivano due nuovi, con i relativi ponti sul Naviglio e sulla circonvallazione. Di qui i costi maggiori. Mi sa tanto che qualcuno, invece che giocare nella positività, deve sempre trovare un capro espiatorio per dire che non si fa più nulla».

Albetti ha poi fatto il punto sulla Vigevano-Malpensa. «Il tratto C da Magenta ad Abbiategrasso è già appaltato, con il progetto esecutivo di Anas che ha alcune novità rispetto a quanto avevamo appreso in Conferenza dei servizi: al quartiere Mirabella avevamo previsto due rotonde per viale Dante e viale Sforza, mentre per ridurre il consumo di territorio ce ne sarà una sola; per il resto la traiettoria della variante è confermata fino alla stazione di Albairate, con un parcheggio nel nostro territorio per la passerella ciclopedonale sul Naviglio all’altezza della stazione: saranno così comprese nella nuova viabilità anche le linee 11 e 12 delle ciclabili di Città Metropolitana. Speriamo che i lavori partano all’inizio del 2025 – ha concluso l’assessore – anche questi sono l’attuazione del nostro programma elettorale».

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