Nomine nella sanità, nessuna intesa. Asst varesine tra conferme e indiscrezioni

regione autonomia fontana

MILANO – Nulla di fatto per la nomina dei direttori generali della sanità lombarda: i partiti stanno ancora battagliando per arrivare a un accordo che soddisfi tutti, a cominciare da Fratelli d’Italia che, essendo azionista di maggioranza a Palazzo Lombardia, pretende il maggior numero di posti. Richiesta legittima sulla base del manuale Cencelli, mai abbandonato dalla politica; un po’ meno accettabile per la necessità che i manager di ospedali e Ats siano valutati in base alle competenze e non soltanto alle appartenenze.

Braccio di ferro nel centrodestra

Ma tant’è. Alla spartizione partecipa “con entusiasmo” tutto il centrodestra, ciascun gruppo alla conquista della propria squadra di direttore generali. E non si sottrae nemmeno l’assessore al Welfare Guido Bertolaso che vorrebbe nominare motu proprio almeno otto manager sulla quarantina in gioco. Braccio di ferro collettivo che ha preso consistenza lunedì sera, 18 dicembre, durante la riunione dei segretari e capi delegazione della maggioranza in Regione. Risultato nullo, possibile sbocco giovedì sera quando la giunta di Attilio Fontana, al termine del consiglio regionale che in questi giorni discute il bilancio, potrebbe uscire con i nomi dei nuovi vertici della sanità. In caso contrario tutto rinviato a dopo Natale, comunque in tempo utile entro il termine del 31 dicembre, quando scadranno i mandati degli attuali dg.

Busto/Gallarate: prende quota il nome di Ezio Belleri

Le indiscrezioni sui nomi che andranno a riempire le diverse caselle si sprecano. Difficile verificare quanto di concreto ci sia nelle anticipazioni che escono dalla Regione. Per restare alla provincia di Varese, rimangono stabili le quotazioni del commissario straordinario dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Micale, che potrebbe essere riconfermato in continuità. Per quanto riguarda invece Busto Arsizio/Gallarate, la poco ambita Asst Valle Olona, prenderebbe quota Ezio Belleri, “spinto” dall’area di Fratelli d’Italia che fa riferimento a Mario Mantovani. Belleri ha sinora gestito il Policlinico di Milano. E’ considerato manager di esperienza per dirigere un’Asst molto complessa dove, tra l’altro, è progettato l’ospedale unico tra Busto e Gallarate.

Senza dimenticare l’organizzazione dei due attuali nosocomi penalizzati dalla gravi carenze dell’organico. Più lontani dall’incarico bustocco/gallaratese il varesino Carlo Nicora e Matteo Stocco, quest’’ultimo in uscita dall’Asst milanese San Paolo e Carlo e, a quanto si sente dire, benvisto proprio da Guido Bertolaso al vertice di Areu, l’agenzia delle emergenze. Il tutto da verificare all’ultimo momento, quando non ci sarà più tempo per litigare e i partiti dovranno decidere. Proprio per questo c’è da aspettarsi sorprese rispetto alla composizione di organigrammi che discenderanno quasi in toto dai partiti. E i partiti, si sa, sono abili nel mischiare le carte.

nomine sanità regione partiti – MALPENSA24