Nudismo e atti osceni: 35 multe sulle spiagge di Vizzola

Nudismo spiagge Vizzola Ticino

VIZZOLA TICINO – Sono 35 le sanzioni elevate dalla polizia locale da maggio alla fine di agosto contro i nudisti che da anni si sono impossessati delle spiagge di Vizzola Ticino.  Le multe variano dai 300 ai 500 euro, per un incasso totale di 10mila euro, in base al Regolamento di Polizia urbana approvato all’unanimità dal consiglio comunale un anno fa.

Multe contro i nudisti

A renderlo noto è il sindaco Roberto Nerviani che, sin dalla sua campagna elettorale nel 2019, aveva posto come obiettivo «ristabilire un senso d’ordine, come chiesto dai concittadini» e riconsegnare le spiagge sul Ticino alle famiglie che ora si tengono alla larga. «Tanta gente non viene più per la presenza costante di nudisti di tutte le età», spiega il sindaco. «Il nostro obiettivo è garantire il decoro morale sulle spiagge di Castelnovate». Il nuovo Regolamento di Polizia urbana punta a contrastare la tintarella integrale e gli atti contro il pudore. «E’espressamente vietato – si legge – prendere il sole nudi sulle spiagge in quanto frequentate anche da famiglie con bambini normalmente vestite».

Atti osceni nei boschi

Nudismo e atti osceni non sono strettamente correlati, anzi i naturisti da anni chiedono di non essere confusi con la depravazione sopra ogni limite che contraddistingue le rive isolate e difficilmente raggiungibili del Ticino proprio a due passi dall’aeroporto di Malpensa. Vizzola, piccolo paese da nemmeno 600 abitanti, diventò famoso nel 2010, quando l’allora sindaco Romano Miotti emanò un’ordinanza molto discussa che lui stesso definì un’intensa opera di pulizia. “E’ vietato abbandonare preservativi, oggettistica sessuale, oggetti erotici, fazzolettini di carta e riviste pornografiche o stazionare, ai fini dell’adescamento di persone, per l’offerta di prestazioni sessuali a pagamento”: il testo del provvedimento era talmente esplicito da lasciare immaginare quello che accadeva –  e che tuttora accade – nei boschi e sulle spiagge di Vizzola. Incontri, appostamenti tra le frasche, strani appuntamenti di coppia o di gruppo organizzati via web e segnali in codice effettuati con i fari della macchina trasformarono un piccolo paese di provincia in un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della trasgressione provenienti persino da oltre Milano e dal Piemonte, protagonisti anche alla piena luce del sole di atti di perversione ben al di sopra dei limiti della decenza. Qualche anno fa, soltanto per fare un esempio, i boschi di Vizzola divennero il set di un film porno amatoriale con ben più di due attori protagonisti. Grazie anche all’impegno costante dell’amministrazione, oggi non è più come allora, ma gli esibizionisti ci sono ancora, pronti a sbucare fuori dalla vegetazione senza veli alla vista di una coppietta, molto spesso ignara di essere finita in luogo per cacciatori di sesso.

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