Nuovo centro commerciale a Legnano, Radice (PD): «No a ricette superate»

legnano radice centrocommerciale sabotino

LEGNANO – Altolà di Lorenzo Radice al pianto attuativo per viale Sabotino a Legnano. Il candidato sindaco del centrosinistra mette nel mirino il progetto pubblicato ieri, lunedì 18 maggio, sul sito del Comune che trasformerà uno degli ultimi campi agricoli della città, tra le vie Menotti, Sabotino e Sauro (nella foto), nell’«ennesimo» complesso commerciale con supermercato, hamburgeria, centro odontoiatrico e farmacia. «È il solito piano attuativo – la critica di Radice – che rispetta al minimo gli standard di PGT (Piano di governo del territorio, nda). Il verde, le superfici permeabili e il rapporto con il Sabotino, uno dei più brutti ingressi alla nostra bella città, non sono risolti. Inoltre, insedia attività che si basano sul solito schema “auto, consumo di risorse, auto”».

«Problemi non risolti, ma moltiplicati»

Il candidato del PD avverte: «Non ho nulla contro chi investe, anzi! Legnano ha bisogno di investimenti, di investitori coraggiosi, ma anche – sottolinea – di un pensiero e di un’azione nuove che guidino anche chi investe a farlo per il bene proprio e della comunità». Dalle critiche alle proposte. «Noi vogliamo di più sul piano della sostenibilità integrale: verde, mobilità protetta e anche confronto con l’operatore per spingere a insediare attività utili alla comunità. Quella approvata ieri è una vecchia ricetta che non aiuta a risolvere i problemi di questa città ma li moltiplica. Gli “scheletri” – conclude Radice – lungo viale Sabotino (Mercatone Uno, ex Pensotti…) dovrebbero insegnarci qualcosa».

Brumana: «Piano avallato dal centrosinistra»

Sulla destinazione commerciale dell’area interviene anche il candidato del Movimento dei cittadini, Franco Brumana, che ribatte a Radice: «Non servono sparate demagogiche e completamente innocue e irrilevanti su un piano attuativo del PGT che si limitino a invocare più verde e più mobilità protetta. Le scelte nefaste sull’area di viale Sabotino risalgono al PGT di Fratus e purtroppo sono state confermate dal PGT di Centinaio del 2017. La Commissaria avrebbe potuto rinviare la decisione, dal valore politico evidente, alla prossima giunta comunale: non lo ha fatto e non si può fare a meno di prenderne atto e di agire solamente con le previste osservazioni, che comunque non potranno incidere sulla destinazione dell’area. Preoccupa infine – aggiunge Brumana – l’attivismo urbanistico della gestione commissariale, che sta addirittura trattando le aree della Franco Tosi, già compromesse dalle scelte della Giunta Centinaio che aveva realizzato uno “spezzatino urbanistico” e aveva previsto una valanga di cemento sull’area tra via San Bernardino e il cimitero».

legnano radice centrocommerciale sabotino – MALPENSA24