Nuovo ospedale Busto-Gallarate, per il comitato del No «consultazione da rifare»

Un'immagine del presidio del Comitato del diritto alla salute del Varesotto del luglio 2020

BUSTO ARSIZIO – Per il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto ci sono fondati dubbi sulla coerenza del procedimento di VAS del progetto del nuovo ospedale di Busto-Gallarate, pertanto la fase di consultazione pubblica, scaduta ieri 25 agosto, andrebbe «azzerata e riavviata» da capo. Perché la VAS, protesta il Comitato, «non è un adempimento burocratico per avallare decisioni già prese, ornandole con qualche misura di mitigazione degli impatti».

Documentazione incompleta

Il “busillis” della vicenda riguarda una serie di documenti (il Documento preliminare alla progettazione e la Relazione tecnica del Masterplan Metaprogettuale) che risultavano mancanti e che sarebbero stati pubblicati da ASST Valle Olona, dietro sollecitazione del Comitato, «solo due giorni prima» della scadenza per le osservazioni. Va da sé che, secondo gli oppositori del nuovo ospedale, la documentazione incompleta avrebbe impedito la corretta presentazione delle osservazioni. Ecco perché a Regione Lombardia si chiede di «ridare il giusto tempo ai cittadini e alle realtà sociali interessate di poter leggere i documenti. Correggendo se dovuto, anche l’iter procedurale».

La nota del Comitato

In data 18 agosto 2022 il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto ha inviato una PEC al Presidente della Regione, alle autorità procedente e competente e a tutti i soggetti coinvolti nell’Accordo di programma per la realizzazione del “nuovo ospedale unico” Gallarate-Busto Arsizio.
In tale PEC il comitato ha innanzitutto sollevato fondati dubbi sulla coerenza del procedimento di VAS sin qui condotto. Risulta infatti che l’autorità politica (giunta regionale) abbia assunto delle decisioni sull’iter da seguire (VAS o verifica di assoggettabilità alla VAS) che spettavano all’autorità tecnica (autorità procedente), e che quest’ultima avrebbe dovuto rendere note pubblicando su sivas (sito dedicato alla VAS) l’avviso di avvio del procedimento.
Il comitato teme che questa impostazione sia stata dettata dalla volontà di arrivare il più presto possibile alla conclusione del procedimento di VAS, purtroppo spesso inteso non come un modo per orientare le decisioni verso la sostenibilità ambientale, ma come un adempimento burocratico attraverso il quale avallare decisioni già prese, ornandole con qualche misura di mitigazione degli impatti.
Perciò il comitato ha chiesto, a Regione Lombardia e a tutte le autorità coinvolte, di verificare se il procedimento di VAS avviato risulti correttamente impostato e, in caso contrario, di azzerarlo e riavviarlo in coerenza con il quadro normativo vigente.
Relativamente alla fase di consultazione preliminare del procedimento di VAS, il comitato ha segnalato l’incompletezza della documentazione pubblicata su sivas in data 27/07/2022, sulla quale chiunque poteva inviare osservazioni e proposte entro il 25/08/2022.
Infatti nel “Documento di Scoping” relativo alla VAS si fa riferimento a due documenti (Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) sviluppato da ASST Valle Olona nel Luglio 2021 e Relazione tecnica del Masterplan Metaprogettuale del maggio 2022) fondamentali per comprendere la proposta di ospedale unico e impostarne la valutazione ambientale.
Tali documenti non risultavano però pubblicati né in sivas né nei siti istituzionali dei soggetti interessati al perfezionamento dell’Accordo di Programma.
Perciò il comitato ha chiesto di ripetere la fase di consultazione, pubblicando i documenti mancanti e ridefinendo i termini per la presentazione di osservazioni e proposte (30 giorni dalla data di pubblicazione del nuovo avviso di messa a disposizione).
Il 23 agosto, dopo aver ricevuto la nostra PEC del 18 agosto 2002, ASST Valle Olona ha inviato quei documenti al Comitato, e successivamente li ha pubblicati su una pagina (non raggiungibile dal sito di ASST ma solo mediante motori di ricerca), uno o al massimo due giorni prima della scadenza per le osservazioni.
Ciò rafforza la nostra richiesta: ASST Valle Olona ha evidentemente condiviso la necessità di rendere pubblici quei documenti, ma avendolo fatto solo due giorni prima della scadenza, serve ridare il giusto tempo ai cittadini e alle realtà sociali interessate di poterli leggere. Correggendo se dovuto, anche l’iter procedurale.

Comitato per il diritto alla salute del Varesotto

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