VARESE – Radar sempre attivi in casa Openjobmetis. Lo scouting della società biancorossa gira a pieno regime per scrutare le opportunità di mercato e, nel frattempo, per scovare prospetti per il futuro.
Un rinforzo per la stagione
Il management biancorosso sta cercando un elemento che possa puntellare l’attuale roster. Senza Librizzi e senza il sostituto di Young è chiaro che le rotazioni si sono accorciate, problema emerso in maniera conclamato nel secondo tempo del PalaBigi, dopo l’infortunio di Davide Moretti (per fortuna nulla di preoccupante all’occhio). Di fronte alla stazza del pacchetto Chillo-Faye-Atkins-Black la retroguardia biancorossa è andata paurosamente in ambasce, manifestando mancanza di fisicità e di alternative sotto le plance a Brown-Spencer-Ulaneo, in serata negativa, mentre la riattivazione di Okeke procede step by step. Ecco dunque la necessità di individuare un’ala o un 4 che dia una mano alla squadra. Se ci sarà la giusta opportunità (e i sondaggi non mancano) la Openjobmetis la coglierà al volo per chiudere senza patemi d’animo la stagione in corso. Ben sapendo che l’eventuale nuovo acquisto potrà essere tesserato solo per il campionato e non per la Fiba Europe Cup.
Joel Brown per il futuro
Lo scouting biancorosso ragiona però anche in chiave futura. Un profilo su cui la società biancorossa avrebbe messo gli occhi è quello di Joel Brown. Il canadese è un nome a sorpresa, se vogliamo, anche perché il reparto oggi è già affollato da elementi di spicco (Mannion, Moretti e Besson). Guardia mancina di 23 anni, 188 centimetri per 86 chili, è un giocatore molto atletico, con grande forza nelle gambe, con un tiro rispettabile e ritenuto in costante crescita. E’ al suo quinto anno di college, a Iona (università privata a New Rochelle, vicino a New York), situazione che ha sfruttato usufruendo del transfer portal dopo il quadriennio a University of California e ha giocato nelle Nazionali giovanili canadesi.
Lo scenario
Joel Brown potrebbe già arrivare ad aprile, quando il campionato universitario sarà terminato. Probabile un periodo di prova al Campus per essere visionato da vicino dallo staff della Pallacanestro Varese, che vede in lui un giocatore futuribile e potenzialmente in crescita, insomma un profilo adatto alla politica di player development nella quale la società crede moltissimo per creare una squadra di sviluppo. Come più volte spiegato da Luis Scola, se non hai le risorse, i giocatori te li devi creare in casa e devi far sbocciare potenziali talenti. All’occorrenza facendo un “mercato creativo”.