Olga Fiorini, i nipoti Mauro e Cinzia Ghisellini: «Una grande mamma per i suoi studenti»

BUSTO ARSIZIO – Un’ondata di affetto e di commozione in città e sul territorio per la scomparsa, a 95 anni, di Olga Fiorini, «la sarta d’Italia con lo sguardo sempre rivolto ai giovani, come la definisce ACOF, il piccolo “impero” della formazione che aveva creato negli anni trasformando la sua vocazione per l’insegnamento in una vera e propria missione. «Non ha avuto figli, ma considerava suoi figli le migliaia di giovani passati nelle sue aule scolastiche» il ricordo di Mauro e Cinzia Ghisellini, i nipoti che ne hanno raccolto l’eredità alla guida della galassia ACOF. «Una delle persone più rappresentative della nostra Busto» la definisce il sindaco Emanuele Antonelli. Domani, 14 aprile, il funerale alle 10 nella chiesa parrocchiale di Solbiate Olona.

Il ricordo di Mauro e Cinzia Ghisellini

«Non ha avuto figli, ma ha sempre considerato tali le migliaia di giovani che ha visto passare nelle aule scolastiche. In questo senso la possiamo definire una grande mamma» ricordano Mauro e Cinzia Ghisellini, che fin da giovanissimi l’hanno affiancata nella conduzione della sempre più articolata struttura scolastica, per poi assumerne la direzione. «La sua mente era sempre proiettata verso il domani, voleva costantemente garantire alle nuove generazioni le migliori possibilità, in modo che nessuno perdesse mai la speranza». Per questo Mauro e Cinzia ricordano la preoccupazione di zia Olga nelle ultime settimane: «Le immagini della guerra l’avevano turbata, continuava a domandarci: “Quale mondo lasceremo ai nostri ragazzi?”. Sentiva ancora forte la responsabilità di lavorare alla costruzione di una società migliore. Per questo, ora che non c’è più, il nostro dovere è portare avanti la sua sfida, raccogliendo gli insegnamenti che ci ha lasciato nel corso del suo straordinario cammino e tenendo fede all’impegno di non tradire mai la speranza nel domani».

Il ricordo di ACOF

«Non ha mai smesso di stare in prima fila, accanto ai suoi studenti, con lo spirito di sempre, combattivo ed entusiasta, fino all’ultimo. Anche all’età di 95 anni – compiuti lo scorso 13 gennaio (era nata a Sorgà, in provincia di Verona, nel 1927) – Esterina Olga Fiorini ha continuato senza sosta ad accompagnare il cammino delle nuove generazioni, portando consigli ed esperienza, soprattutto trasmettendo quell’amorevolezza che l’ha sempre contraddistinta in un percorso lunghissimo e vincente». Olga Fiorini si è spenta nella mattinata di martedì 12 aprile, circondata dalla serenità dei suoi affetti, in primis il marito Enrico, così come i nipoti Mauro e Cinzia Ghisellini, che da anni hanno preso le redini di quella galassia educativa che lei aveva fondato negli anni ’50 del secolo scorso. Tutto era germogliato a Solbiate Olona, dove aveva raggiunto una sorella, una volta completati gli studi a Bologna e le prime esperienze lavorative in Svizzera tedesca. Fu lì che Olga cominciò ad abbinare le sue abilità di sarta con la vocazione per l’insegnamento, creando i primi e pionieristici corsi di cucito a Busto Arsizio. Una passione talmente dilagante, quella votata alla cura e alla crescita dei giovani, che fece rapidamente diventare quell’esperienza embrionale una vera e propria scuola, riconosciuta dal Ministero, prima pietra di un universo ACOF (l’Associazione culturale Olga Fiorini) che nel corso dei decenni si sarebbe arricchito a dismisura di proposte e intuizioni. Ufficiale al merito, premio regionale Rosa Camuna e cittadinanza benemerita di Busto Arsizio sono i maggiori riconoscimenti della sua carriera. «Ma il riconoscimento di cui Olga ha sempre beneficiato con maggior soddisfazione, sta nel sorriso dei tanti ragazzi che, sotto la sua guida, hanno trovato valori e competenze per realizzarsi – si legge nella nota ufficiale di ACOF – era nel loro sguardo che la fondatrice di ACOF cercava ogni giorno la luce che la confortasse sulla bontà delle scelte intraprese».

Il ricordo della città

«Un orgoglio aver potuto condividere con questa grande donna sei anni del mio mandato da Sindaco durante il quale le abbiamo conferito una meritatissima benemerenza civica per il suo straordinario impegno nel campo della formazione dei giovani – le parole del sindaco Emanuele Antonelli – non dimenticherò mai lo sguardo che si illuminava ogni volta che parlava dei suoi ragazzi. Un esempio per tutti noi e per tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla. Ci mancherà». L’europarlamentare di Busto Arsizio Isabella Tovaglieri promette: «Faremo tesoro della sua dedizione e della sua passione, veri patrimoni ed esempi per tutta la comunità di Busto». L’ex sindaco Gigi Farioli la ricorda come «donna semplice e determinata, vera figura iconica di chi trasforma esperienze di vita e sguardo ai bisogni della realtà in sogni da realizzare, cittadina benemerita per la quale i numerosi riconoscimenti ricevuti da Regione Lombardia e Amministrazione comunale non sono che piccolo e inadeguato segno di quanto promosso, stimolato, realizzato con l’aiuto dei nipoti fino alla fine. La morte l’ha colta viva e, come sempre, vicina alla scuola e ai “suoi” ragazzi».

busto arsizio Olga Fiorini – MALPENSA24