Olgiate Insieme: «Il nuovo palazzetto dello sport sarà un bagno di sangue»

Da sinistra: Pisoni, Volpi, Capraro, Vettori, Pacchioni e Acanfora

OLGIATE OLONA – L’apparenza inganna. E preoccupa. A vederlo da fuori il nuovo palazzetto dello sport di via Diaz sembra finito. Ma non si muove foglia. «O forse sì – dicono gli esponenti di Olgiate Insieme – ma sulla vicenda si capisce poco o nulla. Per questo vogliamo sapere a che punto sono i lavori che non sono ancora finiti e quale soluzione è stata scelta per l’affidamento della struttura dopo che il bando è andato a vuoto».

Bagno di sangue

La storia del palazzetto presenta delle aderenze con la questione del mausoleo del Buon Gesù. Anche in via Diaz, infatti, la data di fine lavori è già slittata a più riprese e anche per l’affidamento della gestione le cose non sono andate come previste. E sull’argomento Olgiate Insieme ha deciso di aprire di fatto la campagna elettorale in vista del voto dell’anno prossimo. Sia chiaro, niente nomi di candidati, perché alla conferenza stampa si presenta tutto il gruppo storico composto da Alda Acanfora, Giorgio Volpi, Maurizio Pacchioni, Chicco Vettori, Silvano Capraro e Alberto Pisoni. Unanimi nel chiedere chiarezza e nel definire l’intervento «un bagno di sangue».

Chicco Vettori non ha dubbi: «L’abbiamo sostenuto in tempi non sospetti. Alla comunità è costato uno sproposito e ora Olgiate ha una struttura nuova ma già con evidenti limiti di utilizzo. Inoltre chi gestirà l’impianto avrà spese di gestione altissime da sostenere per una struttura che, a causa della scelta di materiali, sarà preclusa per manifestazioni sportive di livello».

La voce senza nome dell’amministrazione

«Tutto ciò che sappiamo del palazzetto – dicono gli esponenti del gruppo di minoranza guidato da Alda Acanfora – l’abbiamo appreso dalla pagina Facebook di Olgiate Informa che riporta informazioni relative all’amministrazione in forma del tutto anonima. Cioè non sappiamo se quelle sono informazioni ufficiali e qualora lo fossero dovrebbero spiegare quali opere ancora mancano per chiudere il cantiere e quale soluzioni stanno percorrendo per affidare la gestione del palazzetto». Sulla questione il gruppo consigliare ha presentato un’interrogazione.

Antenna di via Goito

Da via Diaz a via Goito. Dall’interrogazione sul palazzetto alla mozione sull’antenna di telefonia. «La prima cosa che ci piacerebbe sapere – ha puntualizzato Alberto Pisoni – è se gli esponenti della giunta Montano, quindi gli assessori e non i consiglieri, erano a conoscenza oppure no del posizionamento dell’antenna».

E’ chiaro che sull’arrivo delle antenne di telefonia l’amministrazione poco può fare rispetto alla volontà del privato che ospita il ripetitore. «E’ però vero che se il Comune avesse già adottato un piano di azzonamento di queste infrastrutture avrebbe avuto qualche strumento di dialogo in più. In questo caso, oltre al regolamento, chiediamo che il coinvolgimento periodico degli enti di controllo».