Olona, depositato esposto contro CAP Holding dopo l’inquinamento del fiume

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LEGNANO – La società CAP Holding è stata «reticente» ed è imputabile di delitto colposo contro l’ambiente (inquinamento ambientale o disastro ambientale) in seguito allo scarico di liquami nell’Olona avvenuto lo scorso 13 dicembre. È quanto si legge nell’esposto presentato ai carabinieri forestali di Garbagnate Milanese dall’avvocato legnanese Franco Brumana a un mese dallo sversamento che interessò il tratto del fiume nel territorio di Parabiago. Quel giorno vi fu una debole nevicata: per la società, l’incremento delle precipitazioni fu comunque sufficiente a provocare la procedura «ordinaria» di entrata in funzione di una chiusa (sfioratore) del depuratore di Canegrate per smaltire le acque in eccesso, riversandole nel fiume senza trattarle. Spiegazione che Brumana, anche a nome degli Amici dell’Olona di cui è l’animatore, respinge al mittente, invitando i carabinieri a svolgere accertamenti sul comportamento di CAP Holding.

La società: «Incremento delle portate causato da nevicata»

«È ora che CAP Holding – attacca Brumana – comprenda che deve rispettare il nostro fiume e deve abbandonare la sua reticenza sulle cause degli incidenti ambientali». Nella lettera spedita ai giornali in cui ricostruiva l’accaduto, la società affermava che il depuratore di Canegrate non aveva presentato alcun malfunzionamento, ma che si era registrato un aumento dei liquami in ingresso. «Le precipitazioni nevose – spiegava la stessa società – equivalenti a circa 10 millimetri di pioggia nel corso del 13 dicembre a fronte del miglioramento delle condizioni climatiche hanno causato un graduale incremento delle portate scolate ai depuratori e lungo i collettivi che hanno avuto un funzionamento regolare».

Brumana: «Taciuta la vera causa dello sversamento dei liquami»

«È evidente – ribatte Brumana nell’esposto – che CAP Holding spa è stata reticente e non ha voluto rivelare le cause dell’inquinamento del fiume, che era costituito da scarichi fognari e quindi provenienti inevitabilmente dalle fognature che sono di proprietà di questa società o dal suo depuratore. È altresì evidente che la minima quantità di neve del 13 dicembre non può essere considerata una giustificazione dell’immissione diretta dei liquami della fognatura nel fiume. Infatti non risultano esserci stati fenomeni analoghi in altre zone del corso d’acqua». In serata il Gruppo CAP ha diffuso una breve nota in cui ribadisce di avere «già documentato presso gli enti preposti e i Comuni soci quanto accaduto nei suoi impianti nel tratto del fiume Olona interessato» e ribadisce che «nessun malfunzionamento è avvenuto», dichiarandosi «come di consueto, a disposizione per fornire chiarimenti in ogni sede e a chiunque sia interessato».

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