LAS VEGAS – A Las Vegas c’è un Luis Scola che continua a fare i numeri. La Albiceleste, davanti a quasi 5.000 spettatori, perde contro Team Usa (108-80). Ma El General firma un’altra incredibile prestazione individuale da 16 punti e 5 rimbalzi di fronte ai giocatori della Nba. E allora viene da pensare. Ma questo è un giocatore che al termine della sua quinta Olimpiade appenderà davvero le scarpette al fatidico chiodo? E ci vengono in mente le (profetiche?) parole di Toto Bulgheroni, rilasciate a Malpensa24 al termine del campionato. “Noi pensiamo e speriamo che Luis voglia proseguire un altro anno come giocatore. E che poi magari decida di restare con noi anche dopo la sua carriera agonistica con altri ruoli. La Pallacanestro Varese sarebbe entusiasta di mostrarlo al pubblico l’anno prossimo. E poi di lavorare insieme a lui, perché un campione come Luis, anche fuori dal campo, potrà dare un grande apporto all’ambiente grazie alla sua esperienza e personalità”. Alcuni giornali locali (Prealpina e Varese Noi) oggi hanno accostato il nome di Kruize Pinkins per il ruolo di cambio dei lunghi nella Openjobmetis che verrà. Un “numero quattro” di 28 anni, 201 centimetri per 104 chili, in grado di giocare in post così come fronte a canestro, che ha disputato ottimi campionati in A-2 tra Casale Monferrato e Torino (12.1 punti e 6.5 rimbalzi di media a partita nel capoluogo sabaudo, dove si è giocato la finale per salire in serie A). Niente da dire, ci mancherebbe. Ma allora, viste le attuali strepitose condizioni di forma, perché piuttosto non ipotizzare uno Scola-bis, in quella che sarebbe l’ultima grande recita a soggetto del 41enne argentino?