Ospedale di Busto, solo 5 pazienti Covid. Ma ci si attrezza per la nuova ondata

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BUSTO ARSIZIO – Sono rimasti solo 5, di cui nessuno in terapia intensiva, i pazienti Covid ricoverati nell’ospedale di Busto Arsizio. «Tutti quelli nell’ambito dell’ASST Valle Olona» fa sapere il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua, nell’illustrare i passi che l’azienda sta compiendo in prospettiva dell’eventuale nuova ondata del Coronavirus, temuta per l’autunno. A partire dalla «reingegnerizzazione del reparto Malattie Infettive», un’operazione da 100mila euro completata a tempo di record nei giorni scorsi. «La paura di un ritorno dell’emergenza c’è – sottolinea Dell’Acqua – non dobbiamo restare con le mani in mano».

Le nuove degenze di Malattie Infettive

Un restyling che ha interessato il primo piano del padiglione Malattie infettive, per 800 metri quadrati di superficie. Con una serie di opere finalizzate a migliorare il comfort ma anche ad un «potenziamento impiantistico dei gas medicali e del condizionamento», come spiega il responsabile dell’ufficio tecnico patrimoniale, l’ingegner Massimiliano Mastroianni. Il reparto avrà «più posti letto, da 14 a 19, un aumento che “pesa”» spiega il primario Fabio Franzetti, che guida una squadra di 11 infettivologi e di 49 infermieri, garantendo una persona in Pronto Soccorso H24. E avrà una maggior portata di ossigeno (triplicata rispetto all’attuale), fondamentale per poter garantire in reparto l’utilizzo contemporaneo di più caschi C-Pap, oltre alle predisposizioni dei pazienti dializzati, per poter concentrare sempre più malati Covid in un unico reparto. Ma darà anche la possibilità di suddividere agevolmente il reparto in due, in caso di necessità, con un’area Covid e una non Covid, oltre a garantire maggiore comfort ai pazienti, con una Tv e un piccolo frigorifero in ogni camera, grazie alle donazioni ricevute in questi mesi.

Le opere eseguite

  • potenziamento gas medicinali con sostituzione dei quadri di riduzione di II stadio per l’ossigeno;
  • installazione di quadri di riduzione e implementazione di linee di distribuzione e prese per aria compressa medicale;
  • integrazione del sistema di condizionamento ambientale per raffrescamento;
  • rifacimento completo del sistema di illuminazione con nuove lampade a led per i corridoi;
  • sostituzione del controsoffitto dei corridoi;
  • installazione di nuovo sistema di chiamata infermieri;
  • predisposizioni impiantistiche per trattamento pazienti dialitici;
  • rifacimento delle tinteggiature.

Lavori eseguiti «in pochissimo tempo», sottolinea l’ingegner Mastroianni, e che hanno comportato il temporaneo trasferimento dei letti di degenza nell’ex reparto Covid 2 (al secondo piano dell’ex padiglione di oncologia), ormai liberato per il contrarsi dell’emergenza.

La riorganizzazione in corso

La Palazzina Malattie Infettive, con il suo ampliamento dell’ex Oncologia, diventa così il «centro di riferimento aziendale nell’eventuale recrudescenza della patologia». Le Unità Operative individuate sono Malattie Infettive e Pneumologia. Quest’ultimo reparto è stato definitivamente trasferito nell’ex Oncologia, dove a differenza della precedente collocazione al Padiglione Pozzi, le degenze sono dotate di impianti di gas medicinali di ultima generazione con possibilità di erogazione di ossigeno a portate maggiori oltre ad avere anche la possibilità di utilizzo di aria compressa medicale. «Il piano è strutturare Busto come punto di riferimento per il Covid in caso di ripresa del contagio – spiega il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua – in una palazzina separata dal resto dell’ospedale e con un percorso privilegiato di accesso dei pazienti positivi al piano terra, a disposizione in caso di nuova ondata. Un caposaldo di 47 posti letto da cui ripartire per riuscire a gestire meglio il paziente critico con problemi respiratori».

Gli altri interventi previsti

A questo si aggiungono gli interventi in fase di progettazione per l’incremento dei posti di terapia intensiva e sub-intensiva, in attesa dei finanziamenti statali (in caso di attivazione del MES) e regionali. Si pensa, per l’ospedale di Busto, a creare otto nuovi posti letto di terapia intensiva al secondo piano del padiglione polichirurgico (ex cardiologia e unità coronarica) e a 14 posti letto di sub-intensiva, con un ripensamento dei percorsi d’accesso, oltre ad un ampliamento dell’attuale rianimazione (da 8 a 13 posti), ricavando spazi dal magazzino adiacente. In ambito aziendale, inoltre, c’è in progetto la riqualificazione dell’ex palazzina della medicina dell’ospedale di Saronno, con un pronto soccorso dedicato Covid al pianterreno e 48 posti letto di sub-intensiva trasformabili all’occorrenza in normale degenza. In prospettiva, anche il progetto del nuovo ospedale è stato rivisitato sulla base dell’esperienza del Covid, con il raddoppio della rianimazione rispetto al piano originario.

busto ospedale covid infettivi – MALPENSA24