Ospedale unico, Busto Grande dice No: «Dateci i soldi per sistemare gli esistenti»

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BUSTO ARSIZIO – La giunta va avanti spedita sul nuovo ospedale, ma in maggioranza spunta un’incrinatura. A mettersi di traverso sul maxi-progetto è Matteo Sabba, leader e fondatore di Busto Grande, che dice «no all’ospedale unico». Perché «Busto è una città da 85mila abitanti, è una follia pensare di dover condividere l’ospedale con una cittadina come Gallarate. Già siamo senza trasporto pubblico, ci vogliono togliere anche l’ospedale? E poi i cittadini non vogliono l’ospedale unico, basta leggere le caterve di no nei commenti sui social».

«Ospedali in smantellamento»

Sabba si stupisce del fatto che «non si veda questa cosa a tre mesi dalle elezioni» e ribalta la questione del rischio di declino dell’ospedale di Busto. «La verità però è che ormai da 7-8 anni i due ospedali di Busto e Gallarate sono in smantellamento, e avremo davanti almeno altri 6-7 anni così, il tutto perché vogliono fare il nuovo ospedale – spiega l’esponente di Busto Grande – se i medici se ne vanno è proprio perché è in atto uno smantellamento. Se ci sono 500 milioni a disposizione, ce li diano per sistemare i due ospedali di Busto e Gallarate. Con 250 milioni a testa si possono rimettere a nuovo le due strutture. Il nostro ospedale in particolare è dislocato su vari lotti, ed è facilmente ristrutturabile un pezzo alla volta. Unificare due ospedali invece è una follia, senza parlare delle polemiche su cosa se ne farà di quelli vecchi».

Il “no” in maggioranza

«Alla prima riunione di maggioranza di qualche mese fa l’ho detto chiaro e tondo, mentre gli altri erano tutti favorevoli – spiega Matteo Sabba, che rappresenta il gruppo civico trasversale al tavolo del centrodestra cittadino – io, che sarò candidato alle prossime elezioni, non sono assolutamente d’accordo sull’ospedale unico e sono pronto a raccogliere le istanze di tutti i cittadini che sono contrari a questo progetto». Sabba dice di essere «sempre stato contrario, fin da quando un consigliere regionale a me vicino era stato avvicinato da Caianiello chiedendo garanzie sul voto sul nuovo ospedale».

Insomma, Busto Grande si mette di traverso, anche se non sembra avere più dubbi sulla riconferma di Antonelli sindaco. Sull’ospedale unico però il “No” è senza appello: «Speravo in un ripensamento dopo il Covid – ammette Matteo Sabba – invece si fa il gioco delle tre carte, aggiungendo sempre un pezzetto in più per ingolosire, come qualche posto letto in più. Ma la gente non si fida di niente e di nessuno e fa bene. Un referendum? Non serve, è evidente che non lo vuole nessuno. Vogliamo i soldi per rimettere a posto i nostri ospedali».

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