Ecco i 12 spazi cittadini da cui partirà la rigenerazione urbana di Legnano

legnano rigenerazione urbana edifici dismessi

LEGNANO – Dieci spazi cittadini per la rigenerazione urbana e due edifici dismessi con criticità oggetto di applicazione della legge regionale 18/2019: sono stati presentati ieri, lunedì 21 giugno, a Legnano nella seduta della commissione “Città futura” e saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale. Lo scopo della legge citata è semplificare e incentivare gli interventi finalizzati alla rigenerazione dell’esistente (ambiti urbani o singoli edifici dimessi) per ridurre il consumo del suolo e riqualificare le aree degradate. La legge offre ai Comuni anche la possibilità di recuperare piani terra, delibera già approvata dal Consiglio comunale.

Per individuare gli ambiti urbani, l’Amministrazione comunale ha considerato come criterio la presenza di edifici o spazi pubblici, mentre gli edifici dismessi sono stati segnalati da privati a seguito di un avviso pubblico aperto da fine dicembre 2020 a gennaio 2021; sarà possibile integrare ogni anno il registro degli immobili dismessi tramite avviso pubblico.

Fedeli: «Interventi di ampio respiro»

«La rigenerazione urbana – sottolinea l’assessore alla Città futura, Lorena Fedeli – è stato un argomento forte della nostra campagna elettorale. Adesso abbiamo una norma che ci mette a disposizione strumenti adeguati per rifunzionalizzare porzioni significative della nostra città. L’individuazione, da parte nostra, degli ambiti rappresenta una prima analisi del territorio cittadino da leggere in una logica di progettualità più vasta, fortemente integrata con gli interventi da realizzare attraverso la proposta strategica “La scuola si fa città” e i progetti di bicipolitana e rete verde e del commercio. Il lavoro che stiamo facendo rispecchia quindi un’idea di città costruita su interventi organici e non su singole operazioni senza alcun nesso fra loro».

L’individuazione degli ambiti permette, inoltre, al Comune di accedere più agevolmente a finanziamenti per intervenire sul suo patrimonio. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, la norma prevede l’abbattimento del 60% degli oneri di urbanizzazione; per favorire gli interventi di rigenerazione e incentivare una più elevata qualità edilizia e ambientale nel recupero del patrimonio edilizio, si applicano incentivi specifici in incremento all’indice di edificabilità: l’Amministrazione Radice ha previsto un incremento fino al 20% dell’indice di edificabilità massima previsto dal Pgt (Piano di governo del territorio).

Individuati 10 ambiti e 2 edifici dismessi

I privati che segnalano i propri edifici dismessi hanno diritto a godere degli incentivi a patto di attivarsi nella demolizione o messa in sicurezza entro tre anni, trascorsi i quali sarà il Comune a dover provvedere all’intervento: per questa eventualità è prevista la creazione di un apposito fondo regionale.

I due edifici dismessi segnalati sono l’ex Cantoni in via Jucker e l’ex distributore di carburante in via per San Giorgio su Legnano. I 10 ambiti di rigenerazione urbana sono: corso Italia, piazza Don Sturzo (nella foto in alto) e piazza Mocchetti; l’attuale sede della Croce Rossa e via Pontida; l’area con l’ex liceo di via Verri e, in via Milano, l’ex palazzina Gil e l’ex sede dei vigili urbani; l’ex cinema Golden, piazza Vittorio Veneto, piazza del Popolo; l’ex Ila; il centro commerciale Canazza, la sede della Croce Rossa nazionale e l’area con l’ex Rsa “Accorsi”, l’attuale Rsa, le scuole “Pascoli” e “Frank”, il nido “Salvo d’Acquisto” e le case comunali di via Colombes; lo stadio “Giovanni Mari” e l’area con case comunali tra via Palermo e via XX Settembre; le case comunali in via Cadorna-via del Fante; piazza Redentore-via Melzi; e via XXIX Maggio–via della Vittoria fino a via Rosolino Pilo, escluso il complesso residenziale ex Agosti.

legnano rigenerazione urbana edifici dismessi – MALPENSA24