Parcheggi, Gallarate pensa a un pass per i residenti del centro. Ma non nel 2020

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GALLARATE – Milano da oltre vent’anni ormai ha istituito un pass per la sosta negli spazi riservati ai residenti nel proprio ambito zonale. Busto Arsizio e Sesto Calende rilasciano degli abbonamenti che consentono agli abitanti del centro di lasciare l’auto a prezzi agevolati sulle strisce blu. E Gallarate che fa? A scanso di equivoci, a inizio mandato l’amministrazione di Andrea Cassani ha deciso di abbassare del 20 cento il prezzo del parcometro. Una decisione salomonica per andare incontro alle esigenze di tutti: commercianti, abitanti, persone che devono raggiungere il centro per svago o lavoro. Quattro anni dopo a Palazzo Borghi studiano come andare ulteriormente incontro a chi risiede nelle zone centrali della città e non ha un garage a disposizione per il ricovero dell’auto. Ma la soluzione non è facile né tantomeno immediata.

Soluzioni al vaglio

Il sindaco Andrea Cassani conferma che si sta ragionando su possibili forme di abbonamento per i residenti del centro ma che, al momento, nessuna soluzione è stata convincente a tal punto da inserirla nel bilancio 2020. Ci sono tanti aspetti – spesso contrastanti tra loro – da analizzare, esigenze diverse da far collimare, equlibri economici da non sottovalutare. Tutto rimandato all’anno prossimo almeno, dunque. «Ci stiamo lavorando, è vero, ma nel frattempo non siamo rimasti fermi», sottolinea Cassani. «Mentre Varese ha aumentato i costi e Busto ha pensato a dei gratta e sosta gratuiti soltanto sotto Natale e per i saldi, noi nel 2016 avevamo attuato una riduzione della tariffa oraria del 20 per cento. Per tutti e per sempre. Si tratta di una misura strutturale che non era nemmeno inserita nel programma elettorale».

Sesto non è la soluzione

A Sesto Calende, per esempio, i residenti del centro con 80 euro all’anno possono parcheggiare sulle strisce blu senza limiti di tempo. E’un modello che agli occhi degli amministratori non appare replicabile a Gallarate, dove il numero di automobili è notevolmente superiore, così come il giro di clienti che ruotano attorno ai negozi della città e che vedrebbero drasticamente diminuire le probabilità di trovare uno stallo libero in prossimità delle vetrine. L’amministrazione, fa sapere il sindaco, starebbe pensando a una soluzione meno impattante, concentrata sulla prima fascia oraria del mattino e sull’ultima della sera. Ciò consentirebbe di lasciare l’auto sottocasa anche a chi non sveglia all’alba tutti i giorni o per chi rincasa prima delle 19, quando i parcometri sono ancora attivi. I prossimi dodici mesi serviranno per confrontarsi ulteriormente alla ricerca di una soluzione equilibrata.

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