Pd: “Mensa dei poveri” ha salvato il commercio a Gallarate da nuovi supermercati

mensa dei poveri gallarate

GALLARATE – Gallarate può vantare un record: «Ha la più alta concentrazione provinciale di grande distribuzione, la cui presenza ha gravemente danneggiato il commercio in centro», sostiene il consigliere comunale del Pd Carmelo Lauricella. E se l’inchiesta “Mensa dei poveri” – vero e proprio terremoto giudiziario che ha portato in carcere il leader di Forza Italia Nino Caianiello e l’ex assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone – non avesse portato alla revoca della Variante al Pgt, questo processo non si sarebbe interrotto. «L’indagine ha bloccato diversi nuovi insediamenti (medie strutture in area Cantoni, Tigros in via Matteotti, altra media in via Carlo Noè, in piazza De Gasperi) che avrebbero definitivamente affossato il nostro centro».

La desertificazione del centro

Pd consulte rionali gallarate lauricellaSecondo Lauricella (nella foto a sinistra), il centro storico di Gallarate e il suo appeal commerciale restano due illustri ammalati, perché «le politiche positive di rilancio condotte da questa amministrazione non hanno portato beneficio e il commercio del centro di Gallarate con le continue chiusure rischia di rimanere limitato a bar e ristoranti».
I numerosi eventi organizzati o coadiuvati dall’assessorato al Commercio non sono secondo il Pd sufficienti a invertire la rotta. «Lo dimostrano le continue chiusure di esercizi, anche storici, che hanno ininterrottamente caratterizzato gli ultimi anni, portando ad una desertificazione del centro».

Non bastano le feste

I numerosi eventi organizzati, «pur graditi e gradevoli», secondo Lauricella non hanno quindi sortito effetti per la rivitalizzazione del centro. «Queste iniziative paiono non portare clienti a chi ha un negozio in centro ma, spesso, li dirottano verso operatori estranei (mercatini, street food). In ogni caso la visibilità delle chiusure dimostrano la loro insufficienza: organizzare tanti eventi, che per la loro frequenza rischiano di disincentivare a risiedere in centro chi cerca un po’ di quiete serale, non ha portato ad un rilancio del commercio in centro».

Le soluzioni

Come uscirne? Dal Pd definiscono urgente individuare come priorità assoluta per la città di Gallarate una articolata politica di rilancio del commercio in centro storico («mediante, per esempio, incentivi all’affitto a canoni calmierati, anche sotto forme di garanzia, riduzione del costo del parcheggio per chi fa acquisti in centro, miglioramento dell’accessibilità della zona pedonale mediante mezzi pubblici e navette o biciclette a noleggio, allargamento della zona pedonale a piazza Garibaldi») a partire dall’acquisizione di un quadro completo e aggiornato sull’andamento del commercio nel centro cittadino, relativamente ai vari assi prospettici di aperture, cessazioni, tipologie commerciali, anzianità di apertura, e così via. «Un approccio realistico, non ideologico, non sensazionalistico – conclude l’esponente dem – è premessa indispensabile per approcciare un problema reale ed importante, che viene da lontano e di cui, realisticamente, appare lontana la soluzione.  Per questo nei prossimi giorni protocolleremo una istanza formale di convocazione della commissione attività produttive che abbia all’ordine del giorno la rendicontazione della situazione attuale da parte dell’assessore».

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