Piano City Milano torna a Busto: weekend con quattro concerti in Santa Maria

BUSTO ARSIZIO – C’è anche il “gioiello” bustocco del Santuario di Santa Maria nel cartellone di Piano City Milano, il festival diffuso che dal 2011 porta la grande musica nelle piazze e nelle periferie della città. Tra le location “fuori porta” dell’edizione 2022, che segna il grande ritorno della kermesse dopo due anni di stop per la pandemia, è stata selezionata anche Busto Arsizio, come già nel 2019. «Quando i talenti e le professionalità che ci sono in città sanno fare rete, vanno in gol» sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. «E Busto si conferma ancora una volta “Place to stay”».

La sinergia

Anche quest’anno la città entra nel cartellone di Piano City Milano grazie alla partnership tra l’associazione culturale Musikademia e l’associazione Educarte con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio. Sabato 21 e domenica 22 maggio il Santuario di Santa Maria ospiterà quattro concerti gratuiti, in programma alle 16 e alle 17.15 entrambi i giorni, dando la possibilità a talentuosi giovani musicisti di esibirsi in pubblico. I protagonisti dei concerti sono pianisti del territorio, che si stanno formando al conservatorio Puccini di Gallarate: la bustocca Aurora Avveduto e Luca Barberis, Fabio De Bortoli e Beatrice Distefano.

Collaborazione prestigiosa

Un’occasione di prestigio, se si considera che nel cartellone di Piano City Milano, che prende il via venerdì 20 maggio con il concerto inaugurale di Abdullah Ibrahim (il nome di Dollar Brand dopo la conversione all’Islam) alla GAM di Milano in via Marina, ci sono nomi del calibro di Maurizio Baglini e Cesare Picco (già protagonisti a BA Classica), Paolo Jannacci, Frida Bollani, Bruno Canino e Alberto Tafuri. Il concept è lo stesso sia a Milano sia a Busto: brevi concerti da 45-60 minuti ciascuno.

L’asse con Milano

«Ci gratifica la rinnovata collaborazione con Milano – commenta la vicesindaco e assessore alla cultura, Manuela Maffioli – la fervente attività culturale che anima la nostra città guarda sempre con favore – e, anzi, cerca – alle collaborazioni con altri grandi, importanti centri di cultura e di sapere, nella convinzione che le contaminazioni virtuose aggiungono grande valore e portano beneficio a tutta la nostra comunità». E Busto quest’anno è, dopo Monza, la città più importante, ed è l’unica fuori dall’hinterland metropolitano a far parte del cartellone, oltre ad essere, insieme a Corsico, quella con il maggior numero di concerti, dopo Milano ovviamente.

Il “gioiello” di Santa Maria

«Portiamo Milano a Busto e Busto a Milano, è il pregio di questa manifestazione» ammette Davide Bontempo, presidente e direttore artistico di Musikademia. Una partnership non così scontata, visto che Busto si è candidata per il “bis” tra le location “fuori porta” della manifestazione e ha superato la selezione degli organizzatori. «Nel 2019 avevamo scelto per le esibizioni il foyer del teatro Sociale, per sfruttare la vicinanza con la Stazione Nord, stavolta siamo più nel centro cittadino» sottolinea Bontempo. La scelta è caduta su Santa Maria, che è «la location più rappresentativa per i bustocchi», come fa notare Elena Armiraglio di Educarte.

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