Senza leader veri la politica ha smarrito la bussola

patrini politica leader

di Luigi Patrini

Il nostro mondo, l’intero mondo (“questo”!!) si sta suicidando allegramente: si avverte sempre più nettamente che stiamo avvicinandoci ad un capolinea che potrebbe essere fatale e definitivo per l’Italia, per l’Europa, forse per la stessa possibilità di una democrazia vera e diffusa. Stiamo vivendo un momento difficile per la crescita della società. Speriamo, “speriamo contro ogni speranza”, che sia davvero solo il travaglio per la nascita di un mondo migliore, ma preoccupazioni e timori non ci mancano proprio!

Mi viene da chiedermi talvolta: ma c’è qualcuno a cui sta veramente a cuore il futuro del nostro Paese, di questa Europa, del mondo intero? Il Papa sembra sempre più uno dei pochi – forse l’unico tra i leader mondiali – che riesce ad avere una certa credibilità e ad essere stimato da credenti e non credenti. Gli eventi legati alla guerra tra Russia e Ucraina stanno però risvegliando in molti la consapevolezza della pericolosità del momento che stiamo attraversando, sempre più vicino ad un punto di non ritorno: centinaia di bombe atomiche sono disponibili – non meno di 15-20 mila – e sappiamo bene che ne basterebbero poche decine per farci scomparire tutti. La Provvidenza ci aiuti! Certo, preghiamola, ma, per favore, facciamo anche noi la nostra parte!

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Luigi Patrini

La nostra classe politica appare sempre più inconsistente: nonostante le debolezze che hanno intorno, Mattarella e Draghi brillano come stelle comete, ma da quale altro politico comprereste la classica auto usata? Centro destra e centro sinistra sono inesistenti e si stanno sfarinando in un “cupio dissolvi” impressionante; il centro poi, per la necessità logica della geometria, è sempre più un punto microscopico. I partiti non esistono più se non nella memoria, ridotti ormai a “cerchi magici” schiacciati su qualche leader abbastanza modesto; per carità, non sogniamo i De Gasperi, i Fanfani, i Moro, i Donat Cattin, i La Malfa, i Craxi, i Berlinguer, personalità discutibili certamente anche loro, ma capaci di fare politica. Ci basterebbero leader seri e credibili, capaci di testimoniare competenza, coerenza, capacità di dedizione e di sacrificio…

C’è del vero nel dire, come faceva con ironia Guido Gonnella, che la politica è “ozio senza riposo e fatica senza lavoro”, ma è anche fatica, lavoro serio, impegno duro, progettualità, capacità di proposta e costruzione! Tra pochi mesi si voterà per le politiche: ma con che legge lo faremo? Sono anni che votiamo con leggi elettorali di dubbia costituzionalità, senza esprimere vere preferenze, spesso senza che le persone che si candidano abbiano reali competenze. Per carità! Chiunque abbia un minimo di serietà può (e deve) impegnarsi in politica; ma che credibilità dare a persone che vengono paracadutate in liste politiche o amministrative e non hanno alle spalle esperienze lavorative o professionali serie che documentino reali capacità dirigenziali e di coerenza ideale? Persone messe in lista per guidare amministrazioni locali o mandate in Parlamento a fare le leggi per la nazione!

Nel centro-destra si litiga per la leadership! Berlusconi, al quale non si può negare il merito di aver fermato la “gioiosa” macchina da guerra di Occhetto, non ha saputo far emergere una vera classe politica (“Alfano, … chi?”), ma questo è l’errore politico di leader ripiegati sul proprio ombelico.… Sono sempre più convinto che il potere lo possa gestire solo chi … non ha paura di perderlo!!! Meloni o Salvini successori di Berlusconi? Ma per carità! Nella Lega si comincia a rimpiangere il “Senatur”… Con quelle che ha combinato c’è proprio da …piangere: lui, però, almeno era un “popolano”! Ora sono tutti o quasi solo populisti, chi più chi meno! Pensavo che a sinistra con l’arrivo di Enrico Letta le cose sarebbero migliorate (per loro!) e mi auguravo che ciò avrebbe costretto alla serietà anche il centro-destra! Che delusione! Se per Letta la priorità è rilanciare il ddl Zan perché “bisogna ricucire presto la ferita”!… Se anche Renzi riconosce che quel decreto “è saltato perché il radicalismo ideologico e mediatico ha finito per prevalere sul sano riformismo”…!

Solo FdI della Meloni invita il Ministero della Pubblica Istruzione a revocare la circolare che invita le scuole a celebrare la Giornata internazionale contro omo, bi e transfobia… E gli altri dove sono? A difendere il diritto alla Libertà di educazione, di cui anche i genitori sono titolari, chi ci pensa? Perché tante esitazioni e cautele di fronte alle malefatte di Putin contro l’Ucraina e a prendere una posizione chiara sulla pace e sul traffico delle armi? Recentemente una giornalista russa ha detto in televisione che anche politici italiani, francesi e tedeschi sono nei Consigli di Amministrazione di grandi aziende statali russe (cioè di Putin e dei ​suoi colleghi “autocrati”): perché nessuno si preoccupa di sapere a quali partiti italiani appartengono? Forse i Russi sono così furbi da accontentare un po’ tutti!

Forza, amici lettori, rimbocchiamoci le maniche! Chi ha l’età per farlo, non si nasconda! Questo bipolarismo è finito! Persone per bene ce ne sono a destra e a sinistra e non mancano anche nel centro; nessuno riesce più a decidere nulla. Devo dare ragione a Renato Brunetta, quando dice che questo è un “bipolarismo bastardo”: né la destra né la sinistra riescono a prendere alcuna seria decisione, perché differenze incompatibili e “distinguo” frenanti sono presenti all’interno di ogni gruppo che, al di là della facciata non riesce a trovare nulla di tanto forte da prevalere sui fattori differenzianti. Alla ricerca di compromessi impossibili, finiscono col prevalere gli apparati burocratici tesi solo a tutelare se stessi e i loro brandelli di potere. Occorre tentare iniziative di aggregazioni trasversali, aperte a forze nuove e a persone anche “meno nuove”, purché abbiano l’onestà di riconoscere che si deve cambiare davvero e non con la solita logica del Gattopardo, che lascia tutto come prima. Usiamola con libertà, questa nostra libertà che ancora abbiamo a disposizione! Forse un ritorno al proporzionale vero con soglia di sbarramento, potrebbe aiutarci, se tutti sapremo smettere di pensarci Commissari Tecnici della Nazionale e sapremo trovare nella nostra storia Valori seri intorno ai quali aggregarsi!.

patrini politica leader – MALPENSA24

suoi colleghi “autocrati”): perché nessuno si preoccupa di sapere a quali partiti italiani appartengono? Forse i Russi sono così furbi da accontentare un po’ tutti! Forza, amici lettori, rimbocchiamoci le maniche! Chi ha l’età per farlo, non si nasconda! Questo bipolarismo è finito! Persone per bene ce ne sono a destra e a sinistra e non mancano anche nel centro; nessuno riesce più a decidere nulla. Devo dare ragione a Renato Brunetta, quando dice che questo è un “bipolarismo bastardo”: né la destra né la sinistra riescono a prendere alcuna seria decisione, perché differenze incompatibili e “distinguo” frenanti sono presenti all’interno di ogni gruppo che, al di là della facciata non riesce a trovare nulla di tanto forte da prevalere sui fattori differenzianti. Alla ricerca di compromessi impossibili, finiscono col prevalere gli apparati burocratici tesi solo a tutelare se stessi e i loro brandelli di potere. Occorre tentare iniziative di aggregazioni trasversali, aperte a forze nuove e a persone anche “meno nuove”, purché abbiano l’onestà di riconoscere che si deve cambiare davvero e non con la solita logica del Gattopardo, che lascia tutto come prima. Usiamola con libertà, questa nostra libertà che ancora abbiamo a disposizione! Forse un ritorno al proporzionale vero con soglia di sbarramento, potrebbe aiutarci, se tutti sapremo smettere di pensarci Commissari Tecnici della Nazionale e sapremo trovare nella nostra storia Valori seri intorno ai quali aggregarsi!. Luigi Patrini