Piscina Moriggia, ciclone Cassani su Amsc: «Azienda sputtanata»

piscina amsc gallarate

GALLARATE – Il colpo di scena del consiglio comunale di ieri sera, 27 settembre, a Gallarate si nasconde nella relazione di Amsc (letta dal vicesindaco Moreno Carù) in risposta al question  time del Pd sullo stato di avanzamento dei lavori all’interno della piscina Moriggia, chiusa da sette mesi per ragioni di sicurezza dopo la caduta di un pannello del controsoffitto. La rete anti-crollo, installata nelle scorse settimane come soluzione tampone per riaprire la piscina entro fine ottobre in attesa di un restyling complessivo della struttura (da definire con il coinvolgimento di un privato ancora da individuare attraverso il project financing) «non è conforme al preventivo». Dunque, continua la relazione prodotta dal presidente Amsc Roberto Campari, «sono in corso le opportune verifiche».

La rete non va bene

Traducendo in parole più semplici, la rete che avrebbe dovuto consentire la riapertura immediata della piscina così com’è non va bene. Non doveva infatti essere posizionata sotto le lampade, una soluzione poco funzionale  che oltretutto, per dirla come Giovanni Pignataro (Pd), a luci accese crea un grottesco effetto visivo alla Spiderman. Oltretutto, si legge sempre nella relazione, non è ancora stata fatta richiesta di agibilità dell’impianto e non è ancora stata rilasciata la certificazione anti-incendio. Ciononostante Amsc, con spiccato ottimismo all’apparenza ben poco giustificabile, conferma che la piscina riaprirà entro la fine di ottobre.

Amsc «sputtanata»

Di fronte a tali risposte, Pignataro (a cui Campari aveva negato l’accesso sabato scorso in piscina per visionare i lavori) ha parlato di «un vero disastro gestionale» e si è detto «preoccupatissimo» sul futuro di Moriggia. Una volta tanto è d’accordo con lui il sindaco Andrea Cassani che, dopo le frizioni già emerse in commissione lo scorso giugno, ha palesemente e pubblicamente sfiduciato Campari (leghista candidato alle ultime Amministrative che lui stesso aveva nominato presidente di Amsc) e tutti i vertici della società municipalizzata. Il sindaco ha definito Amsc «la vergogna di questi primi due anni e mezzo di mandato». E ha aggiunto: «Una gestione talmente fallimentare e lacunosa penso che fosse impossibile immaginarla. Da parte nostra siamo esterrefatti di quanto sta avvenendo in quell’azienda. Fossi nei dipendenti che hanno avuto a che fare con queste vicende e con questi amministratori, proverei ancora più vergogna di quella che prova il sindaco in questo momento. Chiedo scusa alla cittadinanza per la vergogna a cui stiamo assistendo per  colpa di Amsc. Il problema è che è un’azienda talmente sputtanata anche mediaticamente che trovare un kamikaze pronto a prenderla in mano è pressoché impossibile».

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