MILANO – Torna a sfondare quota mille il dato dei nuovi casi positivi al Coronavirus in Lombardia: nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 1.140, su 22.910 tamponi effettuati. Una crescita dei contagi che va di pari passo con quella nazionale: 5.724 positivi, contro i 5.372 di ieri, con il numero di tamponi effettuati che fa registrare un nuovo record, più di 133mila in tutta Italia. Continua a salire il rapporto percentuale tra casi positivi e test: oggi, 10 ottobre, è al 5,4%, rispetto al 3,8% di ieri, quando i casi erano stati 983 su più di 25mila tamponi.
Il riepilogo dei numeri
Gli altri indicatori rimangono invece stabili. I ricoveri continuano a crescere, ma in modo meno sostenuto rispetto ai contagi: nelle ultime 24 ore, infatti, si sono registrati zero nuovi accessi nelle terapie intensive (sono sempre 44 i letti occupati), ma 37 pazienti ricoverati in più negli altri reparti di degenza Covid, con il totale che sale a 408. Si registrano 2 decessi, mentre ieri era stato uno. In linea con il dato di ieri anche i pazienti guariti e dimessi: 244 (erano stati 260).
Varese e le altre province
Altri 91 casi in provincia di Varese, dopo i 107 di ieri. Ce ne sono ben 13 nel capoluogo Varese, 8 a Busto Arsizio, 7 a Saronno, 3 a Gallarate e a Gavirate, 2 a Somma Lombardo, 1 a Caronno Pertusella, Laveno Mombello, Tradate e Vergiate. Nessun decesso in provincia di Varese nelle ultime 24 ore. La provincia più colpita rimane Milano, con 587 contagi di cui 312 a Milano città, seguita da Monza Brianza, con 113 casi positivi. Solo in provincia di Sondrio (6 nuovi casi) la crescita non è due cifre.
Le parole di Gallera
«Quello che sta succedendo negli ultimi giorni è una forte crescita dei positivi legato presumibilmente al ritorno a scuola, alla vita sociale, la gente è tornata in ufficio e questo ha portato che oggi abbiamo 1100 positivi – ha dichiarato alle agenzie l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera – è un elemento che dobbiamo tenere sotto controllo, ma il numero delle terapie intensive è uguale a quello di ieri e il numero dei ricoverati è cresciuto di una ventina di persone. È una situazione nuova e diversa che evidenzia, da un lato, che stiamo correndo dietro al virus, dato che con tanti tamponi andiamo a scovarlo per ridurne la diffusione, e dall’altro che bisogna mettere in campo tutte le strategie per evitare che si passi dai tanti positivi ai tanti ricoverati».