VARESE – «Più protezione civile in provincia di Varese»: l’appello del Prefetto Salvatore Pasquariello e del Presidente di Villa Recalcati Emanuele Antonelli ai sindaci del territorio in un vademecum che ha sintetizzato i temi emersi nel “roadshow” di confronto tra aprile e giugno. Un invito in otto punti, che va dalla necessità di dotarsi di piani di Protezione Civile e di gruppi comunali o intercomunali di volontari alla sensibilizzazione della cultura della prevenzione. A partire dai rischi legati alla crisi climatica per prevenire gli incendi, che impone di «evitare l’accensione di fuochi artificiali, lanterne cinesi o barbecue improvvisati».
Gli incontri
Nei mesi di aprile, maggio e giugno si sono svolte, su iniziativa della Prefettura e della Provincia di Varese, delle riunioni (a Varese il 28 aprile, a Busto Arsizio il 12 maggio, a Gallarate il 19 maggio, a Luino il 21 giugno e a Saronno il 28 giugno) con la partecipazione di tutti i Sindaci o loro rappresentanti, di rappresentanti della Direzione Generale Territorio e Protezione Civile della Regione Lombardia e del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Varese Ing. Antonio Albanese, al fine di avviare e mantenere nel tempo un rapporto qualificato e costante, con la volontà di conoscere, approfondire ed affrontare talune tematiche di interesse comune, in particolare quella della protezione civile.
Il vademecum
A seguito di detti incontri, sono emerse alcune esigenze che hanno costituito oggetto di un documento a firma congiunta del Prefetto Salvatore Pasquariello e del Presidente della Provincia Emanuele Antonelli, inviato a tutti i Sindaci della Provincia in data odierna e che si possono così riassumere:
- dotarsi del piano comunale di protezione civile e conseguente costante aggiornamento dello stesso, tenuto anche conto delle criticità connesse ai cambiamenti climatici in corso; per i Comuni rientranti nell’ambito territoriale delle Comunità Montane sarà possibile avvalersi, ai fini della pianificazione, di convenzioni con le Comunità stesse;
- costituire e incrementare i Centri Operativi Comunali (C.O.C.) e i gruppi di protezione civile comunali o intercomunali;
- promuovere la diffusione tra i cittadini della conoscenza e della cultura della protezione civile e della prevenzione dei rischi;
- coinvolgere gli studenti delle scuole in progetti educativi sui temi della protezione civile e della resilienza;
- promuovere iniziative finalizzate ad accrescere il numero dei volontari e dei gruppi comunali ed intercomunali di protezione civile, con particolare attenzione verso i più giovani, in collaborazione con la Provincia e con le Comunità Montane;
- istituire Assessorati ad hoc dotati di specifici fondi da stanziare sul bilancio di previsione;
- promuovere dei corsi di formazione per gli amministratori comunali e per i funzionari deputati a detta funzione, in collaborazione con la Provincia e con l’Unione Provinciale Enti Locali (UPEL);
- sensibilizzare la cittadinanza, stante la particolare situazione climatica, sulla necessità di evitare azioni ed attività che possano innescare principi di incendio, quali accensione fuochi artificiali, lanterne cinesi o barbecue improvvisati, con gravi conseguenze anche sul patrimonio agro-forestale, così come verificatosi nel passato.