
OLGIATE OLONA – In un mondo fatto di guerre, soprusi, sfruttamento minorile difficilmente c’è spazio per le emozioni e i bisogni dei più piccoli. La celebre fiaba raccolta dai fratelli Grimm appare dunque ancora attuale con Pollicino abbandonato nel bosco, l’incontro con la strega/l’orco, la ricerca di un approdo sicuro seguendo le tracce lasciate sulla via. Da queste premesse muove il progetto “Pollicino sognatore” ideato dall’artista Mario Voria, che ha come scopo proporre una riflessione sull’infanzia violata attraverso la sinergia tra fotografia, danza e musica.
Inaugurazione sabato 18
Il progetto si muove all’interno di una narrazione che, attraverso la fotografia (come quella in alto) e con il testo scelto, crea quattro scenari diversi per altrettanti momenti della vita dell’autore: il sogno, la paura, il risveglio e la speranza. Ad arricchirla ci sarà un contributo video coreografato dal maestro Francesco Posa e girato nella Sala Alba di Villa Gonzaga di Olgiate Olona con la partecipazione della celebre étoile internazionale della danza Oriella Dorella, che sarà presente all’inaugurazione di domani, sabato 18 novembre, alle ore 17.30 al Teatrino di Villa Gonzaga (via Luigia Greppi).
Interverranno Paolo Maccabei, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici; Sofia Conte, assessore alla cultura; Andrea Monteduro, psicologo e psicoterapeuta, già dirigente del Liceo artistico Candiani coreutico musicale Pina Bausch, che parlerà di “Una scuola che s’accorge: sguardo attento nel processo d’apprendimento”; Mario Voria, artista e fotografo, su “Arte e resilienza: storia di un abuso che è diventato rinascita e messaggio”; Oriella Dorella, étoile della danza, con Francesco Posa, coreografo e docente di tecnica della danza contemporanea su “La danza e l’interpretazione di un archetipo: la fiaba polare di Pollicino e i segni per interpretare il presente”; e Patrizia Fazzini, docente di letteratura italiana, in collegamento a distanza da Rishikesh, India, su “La letteratura: tracce da seguire per comprendere noi stessi e il mondo, per ricostruirsi”.
La mostra fotografica sarà aperta fino al 25 novembre.
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