Posto fisso in Accam per 26, è bufera. M5S al sindaco di Legnano: «Prenda posizione»

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BUSTO ARSIZIO/LEGNANO – Il futuro di Accam è sempre più incerto ma le polemiche attorno alla società di smaltimento dei rifiuti non mancano mai. L’ultima, sollevata dal consigliere comunale di Legnano Franco Brumana e rilanciata dal comitato No Accam, riguarda i bandi di selezione del personale pubblicati dalla società che gestisce l’inceneritore di Borsano: 26 posizioni a tempo indeterminato, di cui 20 ancora in cerca di candidature. Sono i posti di lavoro da reperire per sopperire al personale Europower nel momento in cui scadrà il contratto con il gestore dell’impianto (a fine 2021 ma probabilmente prima se ci sarà una transazione consensuale), ma la vicenda diventa un nuovo caso politico. «Chi provvederà alle assunzioni se ne assumerà le responsabilità» tuona Brumana. Intanto i 5 Stelle mettono alle strette il sindaco di Legnano Lorenzo Radice: «Era per lo spegnimento dell’inceneritore prima del 2027, se ha cambiato idea lo dica ai legnanesi».

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Le selezioni del personale

Tra le selezioni aperte (in scadenza l’11 febbraio prossimo) ci sono sei posti di responsabili di esercizio/capoturno, sei di conduttore in turno/quadrista e otto di operatori in turno sull’impianto di termovalorizzazione, 20 posizioni tutte a tempo indeterminato. Vanno ad aggiungersi a quelle tuttora in corso di selezione, messe a bando con scadenza il 6 gennaio scorso: un responsabile di esercizio, un responsabile manutenzione e un responsabile chimico-ambientale, anch’essi tutti con un contratto di lavoro “fisso”. E a quelle che risalgono ai mesi scorsi: direttore amministrativo, addetto ufficio tecnico e addetto ufficio commerciale, anch’esse con assunzione a tempo indeterminato. In tutto 26 “posti fissi” in una società che non sa ancora se arriverà al mese di marzo di quest’anno.

La spiegazione delle assunzioni

Come si spiegano questi bandi di assunzione? Semplice: l’attuale gestore dell’impianto, la società privata Europower, potrebbe uscire di scena già nei prossimi mesi, se andrà a buon fine l’accordo di transazione di cui si sta discutendo in parallelo con l’operazione di salvataggio di Accam. Europower ha il contratto di gestione in scadenza a fine 2021, ma soprattutto ha un contenzioso aperto con Accam che l’ha portata ad ottenere dal Tribunale un decreto ingiuntivo per 4,4 milioni di euro di fatture, inevase dalla società di smaltimento per via della controversia sulla responsabilità dell’incendio di gennaio 2020. Il punto è che nel momento in cui Europower dovesse farsi da parte, per far funzionare l’inceneritore Accam ha bisogno di sostituire il personale Europower che attualmente opera sull’impianto. Di qui le assunzioni, senza le quali la “macchina” che brucia rifiuti si fermerebbe da un giorno all’altro.

Brumana denuncia

elezioni legnano 2020 candidati liste«Come è possibile che una società in stato di insolvenza assuma ben 26 dipendenti a tempo indeterminato?». A chiederlo è Franco Brumana, capogruppo del Movimento dei Cittadini a Legnano (nella foto), che ha fatto emergere l’ennesimo caso attorno all’ex consorzio che gestisce l’inceneritore di Borsano. «Il piano di salvataggio proposto nella manifestazione di intenti di AMGA non può essere considerato perché per ora è una semplice bozza – sottolinea Brumana – perché si perfezioni e diventi un atto efficace sarà necessario che si realizzino le previste condizioni sospensive e che i consigli comunali approvino gli indirizzi riguardanti le complesse e costose manovre previste. Chi provvederà alle assunzioni se ne assumerà le responsabilità».

I No Accam all’attacco

Il «raddoppio, di fatto» della forza lavoro di Accam (attualmente composta da 23 dipendenti diretti) «evidentemente per integrare gli addetti Europower», lascia basiti i rappresentanti del comitato No Accam: «Come è possibile che una società a rischio fallimento, con i comuni soci chiamati a votare un piano di salvataggio che prevede 8 milioni di euro per ripianare i debiti, che però è ancora solo una bozza e potrebbe anche essere non approvato, stia assumendo ben 26 dipendenti a tempo indeterminato? Chi ha approvato questo piano di assunzioni? I comuni soci ne sono a conoscenza? Davvero non se ne può più!».

Appello M5S al sindaco Radice

Un nuovo appello per lo spegnimento dell’inceneritore di Borsano arriva infine dal Movimento Cinque Stelle, per voce del deputato Riccardo Olgiati e del capogruppo al Pirellone Massimo De Rosa: «Chiediamo al sindaco di Legnano di prendere una posizione decisa in merito al futuro dell’inceneritore Accam. La situazione è grave ed è inaccettabile spostare in avanti gli orizzonti di un’agonia il cui unico effetto è quello di continuare a nuocere sulla salute delle persone». I rappresentanti pentastellati ricordano che Radice «in campagna elettorale aveva espresso chiaramente la propria intenzione di proseguire in un percorso che portasse allo spegnimento dell’inceneritore prima del termine attuale del 2027». Ecco perché ora, alla luce delle nuove prospettive per il futuro di Accam, dovrebbe «dire in maniera chiara ai cittadini di Legnano, quale sia la sua posizione e quella della sua Giunta».

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