Prima le donne nella lista Lega a Busto. Reguzzoni: «Vinciamo al primo turno»

BUSTO ARSIZIO – «Sono convinta che vinceremo al primo turno. Nella capitale del tessile i falsi e i tarocchi non hanno mai fatto presa». Parola di Paola Reguzzoni, commissario cittadino della Lega, che ha presentato nella storica sede di via Culin i 24 candidati in corsa per il consiglio comunale nella lista che sosterrà la ricandidatura a sindaco di Emanuele Antonelli. «Busto è l’unica realtà della Lega che non ha mai perso le amministrative». Più cauto (e scaramantico), ma ugualmente «ottimista», il segretario provinciale del Carroccio Stefano Gualandris: «Su Busto vedo difficile ma non impossibile la vittoria al primo turno – ammette – sarà un po’ più dura per la spaccatura di un partner di maggioranza, ma le battaglie sui personalismi non portano a nulla». Evidente il riferimento a Gigi Farioli: «Potrà disturbare ma non è il nostro competitor principale. Noi dobbiamo battere la sinistra».

«Il centrodestra è qui»

A salutare la lista della Lega, oltre a Gualandris, c’è anche il senatore e già sottosegretario Stefano Candiani («sulla carta d’identità ho scritto Busto Arsizio, non potevo mancare…») ma soprattutto il sindaco Emanuele Antonelli, con cui si scopre un’insperata intesa. «La nostra è la lista più bella ma ringrazio Emanuele che è stato disponibilissimo per l’unità del centrodestra – chiarisce Gualandris – lui e i partiti alleati sono il centrodestra senza se e senza ma. Che quando vuole sa essere compatto». Candiani, rivolgendosi ad Antonelli, aggiunge che «la Lega a volte è un po’ ruvida ma è leale, e si impegna ad amministrare con buon senso, sapendo che sta per arrivare una stagione che richiederà il doppio dei sacrifici e con la responsabilità di dare l’esempio a tanti altri comuni». Rimarcando che «qui si vince tutti, dal primo all’ultimo, poi qualcuno andrà in consiglio e avrà la responsabilità di tornare in sezione. Oggi fare il consigliere è un sacrificio per la comunità, ma si vince se si fa gioco di squadra e se c’è lo spirito del militante ignoto che si alza al mattino a montare il gazebo. E non ha paura ad andare controvento».

Prima le donne

Prima le donne nella lista della Lega di Busto: non è uno slogan sull’onda dei recenti “prima il Nord” e “prima gli italiani”, ma una realtà, visto che le otto candidate “in rosa” sono state piazzate nei primi otto posti della lista. «Lo abbiamo fatto solo noi – rivendica il commissario Paola Reguzzoni – la politica è un mondo dove difficilmente una donna, se è anche lavoratrice e mamma, trova spazio. Noi abbiamo candidato tutte donne con famiglie sulle spalle e affermate nella professione, donne che ci rappresentano. E per una volta gli uomini fanno un passo indietro». Una scelta per cui Manuela Maffioli, capolista e attuale vicesindaco, ringrazia «la componente maschile che non ha eccepito», sottolineando che «quando verranno abolite le quote rosa sarà un grande successo, ma finché c’è una battaglia culturale da combattere ce le teniamo strette e le valorizziamo. C’è chi parla di parità di genere e chi la fa».

C’è anche (una) Maroni

Maffioli guida quella che definisce «una lista di cui andare fieri, fatta da persone preparate e appassionate». Dietro di lei in lista c’è l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, che torna in corsa con «una candidatura di servizio» per un posto in consiglio comunale, sia «perché è dove è iniziata la mia esperienza ed è patrimonio importante che porto con me anche in Europa», sia «perché abbiamo la responsabilità di non condannare la città nelle mani di chi vuole la decrescita felice». Poi c’è Paola Reguzzoni, che ricorda che «la differenza con tutte le altre liste è che qui le stesse persone le troverete anche se non saranno elette, perché siamo un movimento che ha un credo e non un’unione passeggera». Curiosamente, tra i candidati c’è anche (una) Maroni, Giusy, proprio nella sezione con cui il più noto “Bobo” ha sempre avuto qualche screzio.

Candidati e programma

Tra i candidati ci sono anche gli assessori Giorgio Mariani e Max Rogora e quasi tutti i consiglieri uscenti (oltre a Reguzzoni, Alessandro Albani, Alessandro Cova, Matteo Guarneri e Laura Rondina), compreso il recentemente dimissionario Livio Pinciroli. Manca all’appello solo Ivo Azzimonti. In campo due coppie marito e moglie: Alessandro Cova e Stefania Moneta e gli storici militanti Maurizio Tosello e Rita Raimondi. E c’è anche un medico, Maurizio Scuri, che di fronte ad Antonelli promette di «non creare ulcere al nostro sindaco ma semmai di curargliele». Dal canto suo il commissario Paola Reguzzoni rivendica «la maturità» di una Lega che «negli ultimi cinque anni è stata spesso il pilastro della maggioranza, mediando come su Accam, e senza mezze misure nemmeno nel periodo di Mensa dei Poveri». Per quanto riguarda il programma, parla di «meno opere e più cambiamento di passo», focalizzandosi in particolare su «due sfide, quella urbanistica con il nuovo Pgt per il rilancio della città, e quella del cambio di mentalità. Busto deve accorgersi che è la prima città della provincia di Varese e non deve aver paura ad affrontare le sfide del futuro da città».

La lista

Manuela Maffioli, giornalista
Isabella Tovaglieri, dottoressa in legge
Paola Reguzzoni, imprenditrice
Stefania Moneta, insegnante
Rita Raimondi, assistente amministrativa
Laura Rondina, impiegata
Monica Santini, agente assicurativo
Giusy Maroni, impiegata
Giorgio Mariani, funzionario Sea
Max Rogora, commerciante
Alessandro Albani, coordinatore infermieristico
Andrea Colombo, imprenditore
Alessandro Cova, commerciante
Sergio Cuturello, cuoco
Domenico Donadio, insegnante
Giuseppe Gorini, pensionato
Matteo Guarneri, impiegato
Saverio Managò, capo reparto
Vincenzo Marra, dottore in infermieristica
Simone Orsi, avvocato
Livio Pinciroli, dirigente Ats
Onofrio Salzedo, operaio tecnico chimico
Maurizio Scuri, medico
Maurizio Tosello, pensionato

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