Prima riunione del coordinamento fra 10 Comuni per la tutela dell’Olona

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LEGNANO – Prima riunione domani pomeriggio, mercoledì 12 ottobre, dei 10 Comuni della Valle Olona e dell’Alto Milanese che hanno accolto la proposta di tutelare insieme il fiume che attraversa i loro territori. A convocarli il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, dopo l’approvazione in Consiglio comunale di una mozione in tal senso presentata dal gruppo di minoranza civico Movimento dei Cittadini. i Comuni che hanno formalmente aderito sono, oltre a Legnano, Cairate, Olgiate Olona, Gorla Minore, Marnate, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago, Nerviano e Pogliano Milanese.

Ambientalisti: «Subito misure per sorveglianza efficace»

Alla vigilia della riunione, le associazioni ambientaliste Amici dell’Olona e Legambiente Busto Verde Valle Olona hanno auspicato che essa «consenta di passare dalle buone intenzioni ad azioni di tutela del fiume. Innanzitutto – osservano in un documento condiviso – è necessario che si costituisca, nella forma più opportuna, un organismo di coordinamento stabile fra i sindaci».

Quindi, come primo obiettivo da conseguire, viene indicato quello di predisporre misure per assicurare un’adeguata sorveglianza della qualità delle acque del fiume: servizio che «non può essere svolto compiutamente da Arpa a causa non solo della insufficienza di attrezzature e di personale, ma anche per i limiti derivanti dalla regolamentazione del suo operato nelle situazioni d’emergenza. Il servizio non può essere neppure assicurato dai Carabinieri Forestali che si occupano delle questioni ambientali, perché sono pochi e devono occuparsi di un territorio molto vasto».

Fiume inquinato anche quando limpido

L’Olona, ricordano le due associazioni, «subisce un inquinamento costante, anche quando appare limpida e trasparente, per gli scarichi anomali provenienti dai depuratori della provincia di Varese, che sono inadeguati e per i quali sono previste importanti opere di sistemazione, in gran parte già programmate. Questo tipo di inquinamento solitamente non è avvertibile dai cittadini diversamente da altre forme di compromissione del fiume, che hanno natura temporanea e sono molto più accentuate. Arpa non è stata in grado di assicurare un intervento tempestivo e di svolgere indagini risolutive. Dai documenti pubblicati da questo ente risultano modalità operative lente e complesse.

«Per queste ragioni ci aspettiamo che l’auspicato coordinamento dei sindaci organizzi un servizio di prima risposta che preveda la pronta reperibilità di un funzionario, o meglio di un agente di Polizia Locale, suddividendo in modo equo gli oneri, anche economici, conseguenti. Questo responsabile del pronto intervento potrebbe non solo attivare la catena di segnalazioni per fare intervenire Arpa, ma soprattutto verbalizzare quanto accade e quanto ha constatato, raccogliere campioni dell’acqua inquinata e delimitare la zona interessata. Per coadiuvare in questi primi accertamenti, potrebbero essere coinvolti in modo organizzato anche volontari singoli o associati. Si potrebbe inoltre individuare un ufficio all’interno delle amministrazioni comunali».

«In agenda anche sensori e un convegno»

Fra gli altri punti proposti per l’agenda della riunione fra i sindaci figurano «far pesare l’importanza della comunità dell’Olona da loro rappresentata nei confronti della Regione, di Arpa e dell’Arma dei Carabinieri per richiedere misure che assicurino rapidi ed efficaci indagini dell’Agenzia e dei Carabinieri Forestali. Il coordinamento potrà inoltre valutare e promuovere altre possibili azioni, come la posa di sensori della qualità dell’acqua in continuo funzionamento. Quale prima rilevante iniziativa pubblica sarebbe opportuno organizzare, nei prossimi mesi e prima della campagna elettorale regionale, un convegno sull’inquinamento del fiume e sui possibili rimedi, invitando anche Regione, Città Metropolitana e Provincia di Varese. Infine dovrebbe essere avviata una campagna di sensibilizzazione sulla tutela del fiume anche per promuovere e favorire la collaborazione dei cittadini nella vigilanza».

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