Arsago, il museo diventa anche paleontologico

arsago museo paleontologico

ARSAGO SEPRIO – Il museo di Arsago Seprio cresce. Una priorità non solo per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Montagnoli, ma anche per le realtà che quotidianamente investono tempo ed energia in quello che è il centro della vita storica e archeologica del paese. Un nuovo programma – dopo la pausa forzata a causa del Covid – che parte dall’evento del primo ottobre scorso dedicato alla memoria di Leonardo Mastorgio, storica figura del panorama culturale arsaghese, che si è concluso con l’inaugurazione della tomba alla cappuccina rinvenuta a Mezzana nel 1995.

Le nuove commissioni

Ora «riprende ufficialmente l’attività del museo», si legge in una nota diffusa dal museo. Fra le novità, la formazione di due nuove commissioni di gestione per il museo nominate dall’amministrazione lo scorso febbraio. La Commissione Tecnica Museo è presieduta da Cristiano Brandolini (archeologo nell’entoutage del museo fin dal 1995 e collaboratore della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio da oltre vent’anni). Con lui: il primo cittadino, il conservatore Paola Marina De Marchi, Gian Carlo Politi (estremo conoscitore di paleontologia: donò al museo la collezione paleontologica che porta il suo nome) e gli insegnanti Giovanni Frumusa e Anna Bandera. La Commissione Museo è presieduta da Pierluigi Poletti. Al suo fianco, oltre al sindaco, ci sono Giovanni Martinelli (attuale consigliere di minoranza) ed Emilio Merletti. «Tutti – recita la nota – si sono messi subito all’opera per ridare visibilità al museo, riportare il pubblico ad ammirare le sale e gli splendidi materiali che raccontano la storia millenaria delle genti che vissero ad Arsago e dintorni dalla preistoria fino al basso Medioevo». Brandolini si sta impegnando con la Soprintendenza per risolvere le vicissitudini burocratiche relative alla collezione paleontologica. In agenda, infatti, ci sono alcuni eventi di carattere paleontologico.

Il ritorno degli studenti

Un altro fattore importante riguarda il ritorno delle scolaresche al museo. È stata ripresa l’attività con gli studenti, già invitati ai circoli didattici delle province di Varese, Como, Verbania Cusio Ossola, Novara e nord Milano. L’obiettivo è «ritornare ad avere i giovani in visita, ampliando l’offerta didattica e proponendo anche laboratori grazie all’apporto della cooperativa “Sull’Arte” che attualmente si
occupa delle aperture del museo». Si sta inoltre definendo una convenzione tra il Comune e il liceo di Viale dei Tigli di Gallarate per una collaborazione nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Il progetto: «Gli studenti, adeguatamente formati, diventeranno Ciceroni per il museo e per mostrare i monumenti arsaghesi». Giovanni Frumusa si occuperà di predisporre e coordinare le attività del liceo per le visite, i laboratori e i siti di interesse. Recentemente sono stati in visita al museo anche un gruppo di 15 studenti accompagnati da alcuni docenti, della Facoltà di Archeologia dell’Univesità Statale di Bonn in Germania.

Un museo (anche) paleontologico

A chiudere, l’impegno dell’amministrazione che sta aggiornando, in accordo con Regione Lombardia, la denominazione del museo. Non sarà più solamente archeologico, ma dopo l’acquisizione della Collezione Politi diventerà anche paleontologico. Oltre a mantenere il riconoscimento di Raccolta Museale Regione Lombardia. Infine, si sta anche progettando la creazione di un sito web e si sta implementando la presenza sui social. «Strumenti – dicono dal museo – importantissimi per dare sempre più un servizio migliore al fruitore e per far conoscere il museo non solo in Italia ma anche all’estero. In pochi mesi di lavoro le commissioni e l’amministrazione comunale hanno già fatto molto e la prospettiva è quella di continuare a fare altrettanto».

arsago museo paleontologico – MALPENSA24