Pro Patria, aspettando la capolista. Lombardoni over the top

Manuel Lombardoni (foto Marco Giussani)

BUSTO ARSIZIO – Partenza col botto. Domenica 8 gennaio, quando al “Carlo Speroni” farà tappa la capolista FeralpiSalò del neo rinforzo Davide Voltan, la Pro Patria si tufferà nel 2023, per confermare quanto di straordinario fatto nel 2022. Un’annata solare dove fra il miracoloso colpo di coda di mister Sala (valso non solo la salvezza ma persino il passaggio del primo turno playoff) e l’altrettanto incredibile impatto di mister Vargas (con primato provvisorio nelle prime giornate e -6 dalla vetta al giro di boa), la formazione bustocca ha saputo superarsi, a conferma delle ennesime felici intuizioni di mastro Sandro Turotti e della ritrovata tranquillità nell’ambiente squadra riportata dal ritorno in sella di Patrizia Testa.

I migliori dell’andata: Lomba, Stanzani, Fietta/Ndrecka

Lombardoni, Stanzani, ex aequo Fietta-Ndrecka, con Nicco, Castelli e Del Favero a ridosso del simbolico podio biancoblù. Se dovessimo stilare una classifica per rendimento del girone d’andata, in cui l’allenatore Jorge Vargas è stato l’assoluta rivelazione, il gradino più alto sarebbe senza dubbio occupato da Manuel Lombardoni: il difensore, senza il noto infortunio, ora sarebbe almeno a far compagnia a Caprile e Pierozzi in serie B. Intanto se lo godono la Pro Patria e i suoi tifosi: con lui in campo, la squadra ha un altro (e alto) rendimento, con l’impostazione del gioco che si sviluppa già dalla difesa. Secondo posto più che meritato per Leonardo Stanzani, una seconda punta di sacrificio per cui hanno parlato i numeri: 6 gol e 3 assist. Terzo posto in ex aequo per Giovanni Fietta e Angelo Ndrecka, le due facce di questa sorprendente Pro Patria, col giusto mix di esperienza e esuberanza giovanile. Da quando Vargas ha messo Fietta nel suo vero ruolo, la Pro Patria ha svoltato: difesa protetta, equilibrio a centrocampo, con la possibilità di spingere soprattutto sulla fascia sinistra, dove Ndrecka ha fatto la differenza.

A ridosso del podio: Castelli, Nicco e Del Favero

A ridosso del podio, ma meritevoli ugualmente di una menzione (non ce ne vogliano Boffelli e Saporetti), anche Davide Castelli, Gianluca Nicco e Mattia Del Favero: l’attaccante ex VillaReal, dopo il gol divoratosi a Novara, ha dimostrato carattere, riscattandosi sul campo tanto da chiudere l’andata con 5 gol all’attivo; il centrocampista eporediese, il più presente in campo, è uno dei leader imprescindibili di questa Pro: qualità e carattere da vendere, merce rara e indispensabili per questa categoria; il portiere juventino, chiamato nell’improbo compito di non far rimpiangere un certo Caprile, è riuscito a dimostrare che la sua carriera, messa a rischio dal grave infortunio alla spalla, non è finita, anzi. Le sue lacrime in conferenza stampa sono uno dei momenti più veri e autentici del girone d’andata.

Rimandati: Bertoni e Piu

Nella categoria “rimandati” – non nel senso di bocciati, ma da rivedere all’opera nel pieno delle loro potenzialità – Luca Bertoni ed Alessandro Piu: il geometra biancoblù, il giocatore a cui Javorcic aveva affidato le chiavi della squadra, non ha potuto usufruire – causa infortuni – di quella continuità necessaria per esprimere il suo inestimabile bagaglio tecnico, anche perché sia Tommaso Brignoli per la prima parte di stagione, sia Giovanni Fietta per seconda parte hanno garantito al gioco di Vargas soluzioni diverse, ma efficaci. Discorso diverso per Alessandro Piu: l’attaccante friulano che, nel girone di ritorno della passata stagione, si era preso la Pro Patria sulle spalle, alzando il livello realizzativo del reparto, non è riuscito ad incidere più di tanto sotto porta, pur prodigandosi in un lavoro sporco da unica punta centrale, necessario dopo l’infortunio di Parker: da un campione delle sue qualità e potenzialità è però lecito attendersi qualche gol in più.

Saranno famosi: Pitou, Ferri e Gavioli

Nel ricordare il gol più bello del 2022, targato Giorgio Citterio, chiudiamo – un po’ per gioco, un po’ perché ogni anno deve iniziare con speranze e propositi – con la categoria “saranno famosi“, nella quale partiamo ovviamente da Jonathan Pitou, un talento purissimo che non c’entra nulla con la serie C. Un colpaccio estratto dal cilindro magico turottiano, da maneggiare però con estrema cura: sia per valorizzarlo adeguatamente, senza bruciarlo, sia per non derubricarlo ad un semplice cambio. Per tornare sulla terra, menzioniamo invece Davide Ferri e Lorenzo Gavioli (nel mezzo Meme Perotti): il primo incarna la speranza di tutti i tigrotti della cantera (e ci mettiamo i vari Piran, Olivieri ecc). E’ cresciuto tantissimo, ma ha ancora margini per ambire, fra qualche anno, non soltanto ad essere un giocatore fondamentale per la serie C, ma magari il capitano della Pro Patria. Il secondo è un centrocampista duttile, moderno, tecnico, intelligente: come nel caso di Vezzoni, il cui estro sembra pronto ad esplodere, è un giocatore che ha tutte le carte in regola per poter sfondare. Forza!

Pro Patria capolista Lombardoni – MALPENSA 24