BUSTO ARSIZIO – Celebrati i 103 anni di storia e festeggiati gli 88 anni della grande bandiera Carletto Regalia, in casa Pro Patria ci si guarda allo specchio, approfittando del giorno supplettivo di riposo concesso alla squadra dopo i sette match disputati nell’arco di un mese. Aldilà dei ben noti problemi societari, purtroppo non risolvibili in tempi brevi, sul fronte tigrotto si registrano ore di attesa e di riflessione, con la panchina di Prina (nella foto con Turotti) finita ancora una volta sotto esame.
La classifica non decolla…
Il deludente 1-1 col Legnago, inutile negarlo, ha lasciato il segno, facendo peraltro il paio in casa con l’ancor più eclatante 0-3 con la Pro Sesto. Due gare interne che avrebbero potuto e dovuto dare slancio alla classifica della Pro e che invece hanno portato in dote un solo punto, complicando terribilmente il già difficile cammino salvezza dei tigrotti, attualmente quintultimi.
… la panchina traballa
Una carenza di punti allo ”Speroni” (dove la vittoria manca dal 18 dicembre) che, in altri contesti societari, sarebbe probabilmente già costata la panchina di Prina, non certo l’unico colpevole (anzi…) della situazione venutasi a creare, ma come spesso succede nel calcio la soluzione più immediata e facilmente attuabile per provare a dare una scossa. In vista di un delicato quanto decisivo rush finale di stagione, nel quale la Pro Patria dovrà salvarsi prima sul campo, per poi sperare di riuscirci anche fuori.