Provincia, i “civici” dicono no a Forza Italia. Nel centrodestra sale la tensione

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VARESE – A centrodestra si complica la situazione in vista delle elezioni provinciali del 31 ottobre. Il progetto di Forza Italia per una lista unica a valenza civica rischia di sfumare per una serie di motivi. La Lega, come noto, non ci sta. Lavora per un suo candidato alla presidenza (Alessandro Fagioli, sindaco di Saronno) e, manco a dirlo, si presenterà alle urne con il proprio simbolo. Il Carroccio ha il vento in poppa e rivendica la leadership a Villa Recalcati e quella politica in provincia. In questo, Matteo Bianchi, il segretario leghista, è stato chiaro proprio con Malpensa24: “Nessuna commistione, candidato presidente espresso da noi anche se all’interno della coalizione di centrodestra”. Punto.

Bruciata la candidatura di Antonelli

Scontro aperto nello schieramento e bruciata sul nascere l’idea dei berlusconiani di presentare Emanuele Antonelli, primo cittadino di Busto Arsizio, alla presidenza del Varesotto con l’appoggio della Lega. Una bocciatura che finisce per creare ulteriori tensioni tra i partiti e tra lo stesso Antonelli e Forza Italia, che l’ha lanciato nella mischia anticipando i tempi. Il risultato, secondo La Prealpina di oggi, mercoledì 19 settembre, sarebbe un Antonelli imbufalito con i suoi alleati forzisti, addirittura intenzionato “a prendere provvedimenti con chi ha fatto questa fuga in avanti” esponendolo alla reazione leghista. E chi se non Carmine Gorrasi, referente berlusconiano di Busto, che ha rilasciato dichiarazioni in proposito ai giornali? Gorrasi di sicuro non parlava di sua sponte, ma con l’avallo dei vertici forzisti, a cominciare dalla coordinatrice Lara Comi e dal dominus locale del partito, Nino Caianiello.

Esperienza civica sbatte la porta

Provvedimenti a parte (poi, di che tipo?) e conseguente nervosismo nella coalizione di giunta a Busto, Forza Italia incassa il sì di Fratelli d’Italia, pronta a partecipare, assieme ai centristi di Raffaele Cattaneo, a una lista unitaria, ma anche il no diretto di Esperienza civica, il gruppo con due esponenti a Villa Recalcati e al quale, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero disponibili ad aderire diversi amministratori civici del Varesotto. Vera oppure no quest’ultima constatazione, di certo i “civici” che in Provincia fanno capo a Marco Magrini potrebbero fare la differenza in una eventuale conta tra lista unica e Lega (il voto di ottobre è ponderale, si esprimono soltanto gli eletti nei Comuni). In un suo comunicato, dopo aver sottolineato la bontà dell’impegno amministrativo sin qui svolto “sempre teso a privilegiare l’urgenza e l’importanza dei problemi indipendentemente dalle Amministrazioni proponenti, dalla loro dimensione e dall’appartenenza politica”, Esperienza civica afferma che “sia suo dovere dare seguito a un percorso proficuamente iniziato presentando una propria candidatura che abbia tutte le caratteristiche per garantire una corretta e leale interpretazione del ‘pensiero civico’ e che possa fungere da riferimento per tutti coloro che tale pensiero condividono e vogliono vedere realizzato”.
Fuor di metafora, se mai ce ne fosse bisogno, Esperienza civica presenterà una sua lista e un suo candidato, affrancati da Forza Italia e Lega. Per Villa Recalcati si profila davvero un bel match, anche per le stesse modalità di voto, con due schede: una per la lista, l’altro per il presidente. Il travaso dei consensi potrebbe cioè generare una serie di pasticci. Ma questa, al momento, è un’altra storia.

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