Provincia, Magrini e i Civici: «Il centrodestra se non ci vuole più lo dica»

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VARESE – «Se non serviamo più lo dicano chiaramente. Lo stesso Antonelli, che non dimentichiamo è un presidente civico, prenda una chiara posizione nei nostri confronti davanti ai partiti. In ogni caso credo che a questo punto ci si debba sedere in maniera serena attorno a un tavolo per chiarire i rapporti e mettere qualche puntino sulle “i”». Il tono non è polemico, ma le parole non lasciano grandi spazi a chissà quali interpretazioni. E chi le pronuncia è Marco Magrini, consigliere provinciale di maggioranza e punto di riferimento sul territorio dei Civici.

Marco Magrini, l’uomo delle Valli del Luinese, che può contare su un nutrito numero di amministratori locali in parecchi Comuni del Varesotto e che ha dimostrato, numeri alla mano e in più occasioni, di essere determinante per gli equilibri politici a Villa Recalcati, non ha certo preso bene il mancato invito alla manifestazione del centrodestra andata in scena ieri, martedì 2 giugno, in piazza del Podestà a Varese. E spiega anche il perché.

Il peso dei Civici

«A Villa Recalcati – dice Magrini – governiamo insieme al centrodestra e in questi primi due anni di mandato Antonelli abbiamo dimostrato concretamente di essere alleati fedeli e anche molto operativi. Abbiamo anche contribuito a riportare il centrodestra alla guida della Provincia di Varese. E, seppur con non poche difficoltà derivanti da una riforma che ormai tutti sappiamo essere stata fallimentare, abbiamo ridato un buon livello di operatività all’ente». Questa la premessa. Che prosegue: «Tutto questo è stato possibile anche grazie al costante dialogo con i partiti della coalizione, Lega compresa, e in maniera particolare con i consiglieri Mattia Premazzi e Marco Riganti e Simone Longhini di Forza Italia». E poi la stoccata: «Detto questo ci aspettiamo da parte dei partiti dell’alleanza di veder riconosciuto nei fatti quanto dicono a parole, ovvero che all’interno della squadra abbiamo un peso importante. Ecco, il fatto di non averci coinvolto nella manifestazione di ieri ha sollevato qualche dubbio in merito. Insomma non voremmo che dei Civici e dell’acqua che possiamo portare al mulino ci si ricordi solo quando bisogna contare i voti. Se così fosse, le carte in tavola cambierebbero».

Temporale o nuvole passeggere?

Temporale politico in vista sopra Villa Recalcati? «No – afferma convinto Magrini – Direi piuttosto la necessità di avere un chiarimento. Anche perché in questi anni abbiamo avuto la conferma che il progetto dei civici è cresciuto, si è consolidato e può continuare a dare risposte concrete a livello amministrativo. Però è chiaro, non siamo certo noi a pretendere “di stare in paradiso a dispetto dei santi”. Ma è anche vero che vogliamo capire, per poi eventualmente iniziare a ragionare sul futuro».

Magrini poi conclude spiegando che il chiarimento deve arrivare da parte dei partiti, ma anche dallo stesso Emanuele Antonelli, «con il quale c’è sintonia e che, in quanto presidente è chiamato a garantire il giusto equilibrio all’interno della sua squadra. Anche davanti ai partiti e nei confronti di chi, sulla carta non appare come una corazzata politica, ma ha la forza determinante per garantire la continuità amministrativa a Villa Recalcati».

Parole che sotto certi punti di vista sorprendono, anche perché l’esponente civico, quando fa cenno ai partiti con i quali governa, non chiama mai in causa Fratelli d’Italia e perché con la richiesta di chiarimento all’interno della coalizione, chiama anche il presidente a uscire allo scoperto e giocare un ruolo sul campo politico, che in tanti (nel centrodestra stesso) non gli riconoscono per i suoi continui ondeggiamenti dalla sponda civica a quella partitica. Insomma, chi ha orecchie per intendere intenda. Anche perché a ottobre in Provincia di rinnova il consiglio.

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